Un progetto ambizioso e necessario
Come già annunciato dal nostro post del 4 marzo, questa mattina si è tenuta la seduta del Consiglio comunale di Monte Marenzo per l’approvazione della convenzione con il Comune di Carenno, che permetterà di svolgere in forma associata alcuni compiti particolarmente importanti.
In pratica cosa succederà? Quanto già realizzato per l’ufficio tecnico e per la polizia locale: alcuni uffici, alcune funzioni e il relativo personale dipendente, lavoreranno al servizio dei due comuni.
L’obiettivo non è solo soddisfare il dettato di una legge che impone ai comuni al di sotto dei 5.000 abitanti di mettersi insieme per svolgere la maggior parte dei loro compiti, bensì di realizzare quegli obiettivi che hanno una sola parola d’ordine, da tutti invocata a gran voce: contenere la spesa pubblica.
Certo, è più facile a dirsi che a farsi, in quanto ai comuni vengono trasferite sempre più competenze e responsabilità, chiamati ogni giorno ad affrontare i mille problemi di una comunità: stato civile, servizi sociali, scuola, viabilità, opere pubbliche, tutela del territorio, rifiuti, cultura, sport, gestione del patrimonio, e chi più ne ha più ne metta. Di contro il personale è sempre quello (le assunzioni sono bloccate da tempo immemorabile), mentre non si può continuare a premere l’acceleratore sulle tasse locali.
L’unica soluzione, quindi, è che i piccoli comuni uniscano risorse e personale per impedire che l’impoverirsi dei servizi e degli interventi determini il declino delle comunità locali.
Monte Marenzo e Carenno hanno dato un deciso e coraggioso impulso ad andare in questa direzione, con la speranza che altri comuni limitrofi (soprattutto Torre de Busi, Erve e Vercurago) possano tra breve essere della partita. Creando così le condizioni per avere una massa critica, dal punto di vista sociale ed economico, in grado di fronteggiare meglio le sfide future.
Tornando al provvedimento approvato ad unanimità stamane dal Consiglio – Carenno l’ha già deliberato nei giorni precedenti –, questi comprende una serie di funzioni associate che, unite a quelle già in corso tra i due comuni, raggiunge un’integrazione di servizi ragguardevole, i cui effetti positivi si potranno apprezzare in un tempo medio, diciamo nell’arco di un triennio.
Nel dettaglio e come anticipato nel precedente articolo, il Comune di Monte Marenzo diventa il capo convenzione per l’organizzazione generale delle due amministrazioni, per la gestione finanziaria, contabile e controllo; per i servizi scolastici, sociali, bibliotecari e dello sport; per le funzioni degli uffici demografici ed elettorali.
Nel protocollo d’intesa è elencato il personale che lavorerà sui due comuni e le modalità per il riparto della spesa. In sintesi: il dipendente del comune Monte Marenzo, che sarà responsabile dei servizi economici finanziari associati, sarà per il 33% a carico di Carenno, il quale sosterrà anche il 20% del costo del responsabile degli altri servizi convenzionati, in quanto anch’esso in organico nel comune di Monte Marenzo. Gli altri collaboratori amministrativi coinvolti continueranno ad essere retribuiti dai rispettivi bilanci comunali.
Dopo anni di incontri, confronti, programmi e buone intenzioni andate deluse, finalmente si è partiti. Mentre si danno per scontate le inevitabili difficoltà proprie di ogni fase di avvio – nota come start up -, c’è, e forte, la consapevolezza che è l’unica strada percorribile per il futuro sostenibile delle istituzioni pubbliche locali.