“Era … il giorno 20 Febbraio”. Ad Olginate 100 anni dopo le parole di Arturo Sala
“Era domenica, il giorno 20 Febbraio. Che tristezza per me regnava.”
L’anno è il 1916, la Guerra è in corso e durerà ancora per molto. Chi parla (anzi: chi scrive) è un giovane soldato che, dopo una breve licenza, deve tornare al Fronte lontano, lasciando i familiari e il paese che si affaccia sull’Adda.
Chi ci segue dal blog ha capito che si tratta della storia di Arturo Sala (1889-1978), tornitore di Olginate, arruolato come fante nel Primo conflitto mondiale, autore di un ‘Diario della vita in guerra’ in tre quadernetti, conservato presso il Comune di Monte Marenzo.
Dopo le presentazioni dello scorso 2015, a novembre al Lavello
e a dicembre a Monte Marenzo,
Upper e Chichecanta, grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura di Olginate, alla Scuola Media ‘Carducci’, alla ProLoco Olginate ed in accordo con i familiari, sono ora lieti di riproporre la lettura scenica di parti del ‘Diario’, proprio nel paese d’origine di Arturo Sala.
La data scelta è quella del 20 febbraio, per richiamare un momento particolarmente coinvolgente della ‘memoria scritta’ di Arturo, che si svelerà nel corso della rappresentazione.
La serata sarà introdotta da Claudio Sala, nipote di Arturo.
Rinnoviamo quindi l’invito a questa nuova serata di “Ragazzine vi prego ascoltare”, come recita l’incipit di uno dei canti che scandiscono la lettura delle pagine autobiografiche del giovane olginatese: anche Arturo, con altre parole ma di uguale significato, si rivolge al ‘buon lettore’ ed ai ‘giovani figli dell’avvenire’ perché facciano tesoro della tragica esperienza narrata e prendano coscienza della disumanità di ogni guerra.