Il Coordinamento “Noi tutti migranti”, interviene sulla tragedia di Nizza e su alcune questioni di attualità nazionale e locale in tema di rifugiati.
Riceviamo e pubblichiamo due comunicati stampa del Coordinamento “Noi tutti migranti” di Lecco:
Il Coordinamento “Noi tutti migranti”, interviene sulla tragedia di Nizza
Il Cordinamento “Noi tutti migranti” di Lecco esprime, grande dolore per il gravissimo attentato di Nizza e solidarietà a tutto il popolo francese ancora una volta colpito così duramente dal terrorismo.
Accanto alle necessarie azioni di prevenzione che andranno intensificate per fermare questa escalation, il Coordinamento, vuole ricordare che questo fanatismo può essere sconfitto solo riaffermando i valori universali della democrazia, della tolleranza, della solidarietà e della libertà.
In questo momento così difficile serve l’impegno di tutti ad evitare che crescano odio e paura, e si costruiscano nuovi muri. Bisogna invece che si continui un incessante lavoro di costruzione ponti di pace, di dialogo, di rispetto delle differenze.
Lecco, 16 luglio 2016
FB: Comitato Noi Tutti Migranti
Il Coordinamento “Noi tutti migranti”, interviene su alcune questioni di attualità nazionale e locale in tema di rifugiati.
Nell’ultimo anno il Coordinamento ha lavorato molto sull’accoglienza dei rifugiati. In questi giorni sta per prendere avvio nella provincia di Lecco il Nuovo sistema di accoglienza diffusa dei richiedenti asilo. Alte sono le aspettative. Si tratta di dare una risposta più equilibrata e responsabile nelle diverse aree del territorio, con una distribuzione in centri più piccoli e di minore impatto sociale, più orientata all’integrazione con le comunità locali e ad un proficuo impiego del tempo di attesa della commissione.
Ci attendiamo inoltre che il nuovo sistema possa affrontare rapidamente anche il problema dei richiedenti asilo giunti a Lecco via terra, fuori dai canali ufficiali. Da mesi sono costretti a vivere accampati in luoghi che “non diano scandalo”, aiutati da un gruppo di persone che li sostiene, non per “bontà” ma per il senso di responsabilità che l’essere cittadini impone loro di fronte a questa situazione.
Allo stesso modo ci auguriamo che si possa trovare soluzione anche per il problema emergente di quanti hanno ottenuto il riconoscimento della protezione internazionale, ma non trovano posto nel sistema di accoglienza (SPRAR), ora gravemente sottodimensionato rispetto alla domanda. Proprio per questo la scelta del Comune di Colico di rinunciare ai 20 posti già acquisiti con il bando per il programma di accoglienza ai rifugiati riconosciuti, lascia sconcertati. E’ assolutamente indispensabile che venga ripresentata la domanda di contributi nei prossimi bandi sia dal Comune di Colico che dagli altri comuni della provincia e non si perdano più tempo ed opportunità.
Cogliamo l’occasione per dare il pieno sostegno all’Assessore del Comune di Lecco, Simona Piazza, che, intervenuta alla festa di fine Ramadan indossando un velo per naturale rispetto verso la sensibilità religiosa della comunità musulmana raccolta in preghiera, è stata attaccata pesantemente da un esponente politico locale e accusata di non rispettare “la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra identità”. Chiunque può ben capire che l’accoglienza, l’integrazione, la tolleranza, la pacifica convivenza fra culture, nazionalità e religioni diverse non può che basarsi sul reciproco rispetto. Per contro, ogni generalizzazione che porti al pregiudizio e alla condanna di una intera categoria senza considerare ad esempio le differenze che esistono tra moderati e fondamentalisti, fa esattamente il gioco di questi ultimi. All’Assessore vanno tutta la nostra approvazione e una convinta solidarietà per il gesto compiuto.
Vogliamo anche ricordare Emmanuel Chidi Namdi, rifugiato nigeriano sfuggito alla guerra nel suo paese e alle violenze subite durante il lungo viaggio, che, anziché trovare rifugio ed accoglienza in Italia, ha incontrato nuova gratuita violenza motivata dall’odio razziale e xenofobo. Abbiamo espresso profondo sdegno per il gravissimo episodio e vicinanza alla sua compagna Chinyery. Ci associamo alla denuncia del crescente clima di razzismo dilagante nel paese, alimentato da ignoranza e pregiudiziale rifiuto del diverso, oltreché favorito dalle difficoltà prodotte dalla crisi economica, sulle quali soffiano forze politiche che nella guerra tra poveri cercano consenso. Molti sono gli anticorpi già attivi che, nella molteplicità di iniziative, progetti, buone prassi ed azioni concrete propongono ogni giorno un’immagine ben diversa del nostro paese. E’ necessario intensificare gli sforzi in questa direzione, condannare sempre e senza alcuna esitazione parole e azioni razziste e discriminatorie, moltiplicare i luoghi, i tempi, le occasioni in cui l’incontro e la conoscenza di culture, origini e religioni differenti possa divenire arricchimento reciproco e concorrere al superamento di paure e pregiudizi, unica via aperta allo sviluppo di una autentica civiltà.
Lecco, 16 luglio 2016
FB: Comitato Noi Tutti Migranti