La Cascina Costa Antica e l’orto sociale di Oreno
Il 19 settembre scorso, Marilena Chiari ha condiviso sulla sua pagina facebook un piccolo post di Sara Petrucci che aveva visitato Cascina Costa Antica con il Gruppo dell’orto di Oreno (persone dei CDD, loro educatori, i volontari degli orti).
Abbiamo allora chiesto a Sara Petrucci di spiegarci il loro progetto. La ringraziamo per l’articolo che ci ha inviato:
Nella giornata del 19 settembre a Monte Marenzo si è realizzato l’incontro tra due realtà che hanno in comune la coltivazione della terra e la cura del benessere delle persone: la Cascina Costa Antica di Gustavo Centenaro e Marilena Chiari, e il gruppo dell’orto sociale di Oreno che gli ha fatto visita.
L’orto sociale è un progetto educativo promosso dall’associazione di volontariato Gruppo Familiari Corte Crivelli di Oreno di Vimercate e coinvolge due CDD (Centri Diurni per Disabili).
Le attività di questo progetto, arrivato adesso al quarto anno di realizzazione, si svolgono in questo modo: alcune persone dei CDD vengono ad Oreno due volte a settimana, accompagnati dagli educatori, per coltivare un orto messo a disposizione dall’associazione. Qui vengono accolti dall’agronoma Sara Petrucci che coordina le attività colturali secondo stagione e dai volontari che supportano operativamente la coltivazione affiancando i disabili.
All’orto di Oreno tra tanti ortaggi coltivati spicca la Patata Bianca di Oreno, il cui tubero-seme viene fornito, attraverso il PLIS della Cavallera, da Gustavo e Marilena, gli appassionati agricoltori custodi.
La visita del 19 settembre aveva lo scopo di portare queste persone proprio nel luogo da cui vengono i tuberi-seme che si piantano nel loro orto e approfonire la conoscenza su questa varietà.
Con passione e competenza, Gustavo e Marilena hanno descritto le proprietà nutrizionali ed organolettiche della Patata Bianca di Oreno, le tecniche di coltivazione che adottano e la cernita scrupolosa dei tuberi destinati alla riproduzione e di quelli destinati alla vendita.
Alla cascina Costa Antica si pratica un’agricoltura biologica attentissima al consumatore: ogni tubero che presenti un lieve accenno di inverdimento o di emissione di germoglio viene scartato per evitare il più piccolo rischio di intossicamento a chi lo mangerà.
Sono stati mostrati la cantina di conservazione delle patate, ovvero la “culla delle patate” come Gustavo l’ha definita, e il campo in cui sono state coltivate quest’anno. Alla cascina Costa Antica si seguono rotazioni colturali molto attente, per cui la patata torna sullo stesso terreno dopo molti anni per evitare l’intensificarsi di fitopatologie.
Le persone dei CDD si sono mostrate bene accolte e serene durante questa visita e hanno mostrato di apprezzare l’approfondimento tecnico su un prodotto che loro coltivano.
La patata Bianca di Oreno che si raccoglie dall’orto sociale viene venduta ad offerta libera durante l’evento dell’”aperitivo agreste” che si svolge agli orti di Oreno ogni anno a fine settembre.
sono Marilena di Cascina Costa Antica. La ringrazio per avere apprezzato il lavoro sulla patata bianca di Oreno. Anche quest’anno il progetto continua alla grande con il coinvolgimento di agronomi e contadini che coltivano la patata Quarantina di Genova per uno studio approfondito sulle caratteristiche di questa buonissima patata e la sua differenziazione da altre cultivar. Le patate bianche di Oreno anche quest’anno saranno vendute alla sagra della patata di Oreno che si tiene la seconda e terza domenica del mese di settembre. In quell’occasione saranno vendute anche altre patate coltivate nel parco del vimercatese come la kennebec, che è un cultivar recente, mentre la bianca di Oreno risale al 1700. Il lavoro in particolare svolto dall’agronoma Sara Petrucci con il gruppo protagonista dell’articolo che Lei ha apprezzato è veramente meritevole di elogio
Peccato che non ci siano altri punti vendita. Come me, chissà quanti italiani acquisterebbero.
noi di Cascina Costa Antica da diversi anni siamo custodi di questa patata. L’altro custode prezioso è Adelio Barachetti, sempre a Monte Marenzo . E’ stata una bella esperienza la giornata con i “patatari” di Oreno