La resa dei conti tra Hidrogest e Idrolario (e gli utenti di Monte Marenzo in mezzo)
Il 1° novembre del 2010 pubblicammo la notizia dell’entrata in vigore del Sistema Idrico Integrato della provincia di Lecco (https://www.unpaeseperstarbene.it/2010/1%C2%B0-novembre-2010-al-via-il-sistema-idrico-integrato-di-lecco/).
In quell’articolo ipotizzavamo l’inevitabile aumento delle costo dell’acqua consumata, dovuto non solo all’introduzione della tariffa unica provinciale che andava a mediare tra oneri di gestioni assai diverse, ma soprattutto perché gli scarichi fognari di Monte Marenzo, finalmente, finivano nel depuratore di Calolziocorte. Ciò avrebbe comportato per gli utenti del nostro comune un aumento della tariffa di depurazione, non più calcolata al minimo come quando i nostri reflui finivano nel torrente Carpine, ma sui costi effettivi dovuti per la gestione del depuratore.
Invece, in tutti questi anni, le bollette hanno avuto degli adeguamenti inferiori a quanto previsto nel nostro articolo. Confesso che non mi dispiaceva di essermi sbagliato. Restava però il fatto che Hidrogest (ente gestore della fornitura di acqua potabile) e Idrolario (ente gestore della depurazione) non avessero mai trovato un accordo economico su come fatturare il costo del sistema integrato, e la cosa era preoccupante. Mi ricordo i numerosi solleciti del precedente sindaco Gianni Cattaneo rivolti alle due società affinché sanassero una situazione contraria ad ogni buon funzionamento del servizio idrico.
Abbiamo quindi interpellato il sindaco Paola Colombo, la quale ha confermato il perdurare del contenzioso tra le due società e a tale proposito ci ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Nel comune di Monte Marenzo l’acqua viene distribuita dalla società Hidrogest S.p.A, mentre la depurazione viene effettuata presso il depuratore di Calolziocorte gestito dalla società Idrolario srl che si occupa anche della manutenzione della fognatura. Idrolario fattura a Hidrogest i costi sostenuti e Hidrogest si occupa della riscossione.
Dal 01/11/2010 al 31/12/2013, Hidrogest non ha applicato la tariffa di depurazione che il bacino d’ambito lecchese aveva deliberato e quindi si è creato un debito di € 152.007 nei confronti di Idrolario.
Quando l’Amministrazione comunale è venuta a conoscenza di questo contenzioso che si protraeva da tempo, si è adoperata per promuovere un accordo tra le due società evitando che venissero applicati gli interessi di mora e promuovendo la rateizzazione del debito in 5 anni per non pesare eccessivamente sugli utenti. Nelle prossime bollette comparirà una voce supplementare che indicherà il costo calcolato in base ai consumi effettuati da ciascun utente nel periodo 2010-2013.
E’ vero che sono costi dovuti dall’utente per un servizio ricevuto e mai fatturato, però è altrettanto vero come sia poco corretto addebitare una spesa in tempi e modi arbitrari, e questo esclusivamente a causa di conflitti economico-contabili non così insuperabili tra due società. Con l’aggravante di essere ambedue a capitale pubblico ed erogatrici di un servizio pubblico essenziale.
Aspettiamo la bolletta del primo trimestre 2016 per un valutazione puntuale.