Sarà Gianni Morandi il Testimonial della Maratona Telethon 2016. Ecco il racconto di cosa è accaduto
Settimana scorsa un gruppo di inviati Telethon-Uildm Lecco si è recato presso l’abitazione di Gianni Morandi, scelto quest’anno come testimonial della Maratona Telethon del prossimo dicembre.
Come sempre c’era il nostro Fabrizio Fontana, che appare ormai da tanti anni sui calendari e sui manifesti dell’iniziativa accanto a grandi personaggi dello spettacolo e dello sport.
Ad accompagnarlo il papà Gerolamo Fontana, presidente di Uildm Lecco e grande motore della raccolta fondi. C’erano anche altri due volontari che da sempre sono tra i promotori di mille iniziative: Angelo Fontana e Giuseppe Zofrea.
Infine, fondamentale allo scopo, il nostro Giorgio Toneatto, incaricato, come sempre, con la sua professionalità, a scattare l’immagine per il manifesto.
Non è andata come le altre volte. Ecco cosa ci hanno riferito.
Gerolamo Fontana racconta come è riuscito a contattare Gianni Morandi.
Era da un po’ di tempo che pensavo a quale persona avrebbe rappresentato i nostri 25 anni di Maratona Telethon; un quarto di secolo di impegno per la ricerca.
La conclusione di tanti ragionamenti si era fermata su tre persone: Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e Laura Pausini.
Laura Pausini vive quasi sempre in America, perciò è un po’ difficile da raggiungere. Anche Eros è molto difficile da contattare, perciò mi sono concentrato su Gianni.
Ho scritto una lettera e l’ho mandata al Nazionale Telethon chiedendo di girarla a Gianni. Poi avevo chiesto la medesima cosa al mio amico Gianmario Fragomeli, deputato PD. Lui ha girato la mia lettera ai deputati PD di Bologna.
A Gianni sono arrivate da due strade le mie lettere. Un giorno stavo tornado in macchina da Cuneo. Ero andato alla Maina per il contratto dei nostri panettoni. Mi arriva una telefonata e una voce con una cantilena bolognese mi dice “Commendatore Gerolamo Fontana, sono Gianni Morandi il cantante…”. Io ho pensato “Chi è che mi prende per i fondelli…”, invece era Gianni in persona che si metteva a nostra disposizione.
Gianni, una persona vera e umile. Un grande uomo.
Fabrizio Fontana ci racconta quella giornata “speciale”.
Telethon mi dà speranza per il futuro grazie alla ricerca, ma ogni anno mi regala anche giornate indimenticabili.
Giovedì 25 agosto ho avuto l’onore e il privilegio di recarmi presso l’abitazione di una leggenda della canzone italiana e uno personaggi più rappresentativi della nostra nazione: Gianni Morandi.
Con me c’erano mio padre, zio Angelo, il fidato fotografo nonché amico Giorgio Toneatto e il super volontario Giuseppe. Siamo partiti sapendo che il tempo con Gianni sarebbe stato limitato, come da prassi: stretta di mano, click e via… Considerazione dettata dalle esperienze passate.
Dopo 3 ore finalmente arriviamo a San Lazzaro di Savena. Dopo qualche difficoltà ecco la destinazione ad accoglierci e proprio lui, Gianni ci saluta calorosamente e ci fa accomodare nel suo ampio giardino.
Facciamo qualche foto di gruppo ma notando la nostra fretta Gianni ci dice: “Tranquilli non c’è nessuna fretta”. Ci invita a sedersi e ci offre da bere. Io chiedo un bicchiere d’acqua e Gianni me lo versa e poi mi aiuta bere con la cannuccia…
Dopo aver parlato del più e del meno e della mia vita e trovata la location per la foto “ufficiale”ci rimettiamo seduti perché Gianni vuole sapere tutto sui progetti che facciamo a Lecco per Telethon e per Uildm.
Ci ascolta con partecipazione per 20 minuti, poi ci chiede dettagli su malattie e futuro della ricerca facendoci i complimenti e spiegando a sua volta tutti i progetti solidali di cui si occupa.
Poi ci racconta degli aneddoti televisivi e sulla Nazionale Cantanti. Mi invita a visitare il grande giardino e poi ecco il momento della foto che sarà sul futuro manifesto.
Dopo alcuni click Gianni ferma tutto. Guarda gli scatti e poi mi fa spostare. Fa sistemare le luci e con una battuta mi fa rilassare e grazie a questi consigli la foto esce molto meglio.
(Giorgio, ovviamente, aveva visto già tutto, però sapendo della grande esperienza di Gianni tace da persona intelligente qual è). Facciamo tantissime foto con Gianni super disponibile e super simpatico.
Poi è ora di tornare a casa. Gianni ci accompagna al furgone osservando incuriosito il funzionamento della pedana e vuole salire a verificare che fossi legato bene.
Mi saluta con affetto facendo altri scatti e ci lasciamo con la promessa di risentirci per l’esito della futura raccolta fondi. Ci saluta ancora e ci ringrazia per l’incontro.
Riflessioni: L’umiltà e la disponibilità di Gianni Morandi ci ha quasi spiazzato e riempito però di gioia, facendoci capire che, nonostante tutto, Gianni è uno come noi: una persona normale dotata di talento e grazie a questo ci dà la forza per combattere e per raggiungere nuovi record e obbiettivi…
Poi è Giorgio Toneatto a dirci la sua.
Non devo aggiungere molto a ciò che hanno raccontato Gerolamo e Fabrizio.
A differenza di tutte le esperienze precedenti che duravano il tempo per la messa in posa e per lo scatto, Gianni ha voluto metterci a nostro agio, ha passato il tempo con noi con molta partecipazione.
Due sole annotazioni a supporto di questa affermazione.
Appena arrivati Gianni ha voluto subito stringere la mano a Fabrizio perché sapeva che avrebbe dovuto posare con lui. Poi, nel giardino, alla richiesta di Fabrizio di avere un po’ d’acqua, ha mandato subito a cercare una cannuccia per potergli dare personalmente da bere.
Piccole attenzioni, ma gesti che raccontano la semplicità, l’umanità e la disponibilità di Gianni Morandi.