Voci dalla filanda. Storie, luoghi e volti dell’industria della seta
COMUNICATO STAMPA
Sabato 23 gennaio 2016
Voci dalla filanda. Storie, luoghi e volti dell’industria della seta
Presentazione pubblica di un nuovo supporto multimediale per la didattica del Civico Museo della Seta Abegg
Dopo 7 anni di chiusura, a due anni dalla riapertura del Civico Museo della seta Abegg con più 8.500 visitatori, l’Amministrazione comunale di Garlate e la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus, incaricata della gestione dei servizi didattici e culturali del Museo Abegg, presentano al pubblico, il prossimo 23 gennaio (ore 15 presso il Museo), gli esiti del progetto “Voci dalla filanda” realizzato grazie al contributo del bando “Innovacultura” promosso da Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde e Fondazione Cariplo e al contributo di diversi sponsor.
“Voci dalla filanda” è un racconto collettivo della storia della lavorazione della seta (dalla gelsibachicoltura alle lavorazioni che si svolgevano in filande e filatoi), frutto di una ricerca che ha messo al centro la testimonianza diretta e documenti storici originali: decine di interviste filmate a ex lavoratrici di filande e filatoi, meticolose ricerche presso gli archivi storici comunali del territorio e un’analisi approfondita della ricca tradizione di canto sociale legato al lavoro in filanda hanno costituito la struttura della ricerca sul campo.
A seguito di questo lavoro è stato possibile far emergere un patrimonio di esperienze e vissuti molto significativi per il territorio lecchese e non solo, patrimonio che rappresenta un pezzo importante di memoria storica relativo ai decenni antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale.
I contenuti della ricerca sono stati rielaborati in chiave didattico-museale e saranno fruibili a visitatori e interessati attraverso:
– un sito web che raccoglie tutti i materiali raccolti
– un kit multimediale e uno strumento innovativo utilizzabile dalle guide museali a supporto delle visite presso il Museo della Seta (anche in lingua inglese).
Interviste filmate, canti, documenti originali e info-grafiche da oggi rendono ancora più appassionante l’immersione dei visitatori di ogni età nel mondo della lavorazione della seta.
Al progetto hanno lavorato fianco a fianco professionisti di campi diversi uniti dal comune intento di documentare, rappresentare e rendere fruibile al pubblico il ricco patrimonio immateriale costituito dall’esperienza degli ex lavoratori e lavoratrici della seta, innestandolo sulla solida tradizione scientifico tecnologica del Museo della Seta di Garlate.
Si è trattato di un percorso multidisciplinare sperimentale che ha coinvolto operatori museali, ricercatori storici, etnografi, videomaker, esperti di didattica, grafica e nuove tecnologie, nella realizzazione di una piattaforma multimediale che, a partire dal 2016, arricchisce l’offerta didattico-museale, dando forma all’incontro tra il valore archeologico industriale della collezione di macchine esistente e i contenuti storici e sociali elaborati nel corso della ricerca.
“Dare voce e vita ai macchinari del Museo, non solo attraverso il movimento delle macchine, ancora perfettamente funzionanti ma anche attraverso i racconti di chi ha lavorato in filanda, è uno degli obiettivi che la Cooperativa si era prefissata quando, nel 2013, assunse l’incarico di gestione e valorizzazione dei servizi didattici e culturali del Museo” spiega Adriana Carbonaro della Coop Soc Liberi Sogni Onlus, “volevamo rispondere alle frequenti domande dei visitatori, soprattutto i bambini delle scuole, che ci chiedevano <<chi lavorava a queste macchine? come vivevano?>> e raccogliere e preservare, prima che fosse troppo tardi, le testimonianze dirette delle ultime filandère ancora in vita. Tra gli intervistati c’è persino una centoduenne!”.
Sabato 23 gennaio sarà possibile conoscere le fasi del progetto, ascoltare le testimonianze dirette dei ricercatori e vedere, in anteprima, il sito web e il kit multimediale.
Da domenica 7 febbraio si potrà prenotare la visita guidata “Voci dalla filanda” che si terrà tutte le domeniche dalle 15.30 alle 16.30 ad eccezione dell’ultima domenica del mese quando, in concomitanza con il laboratorio BAM Bambini Al Museo, la visita è anticipata alle ore 15.00 (per info e prenotazioni: 331 9960890 / liberisogni@museosetagarlate.it).