“Pensa per postare”
Un mese fa si è tenuto a Cisano Bergamasco un convegno organizzato dai Comitati Genitori di Cisano, Caprino e Pontida unitamente al personale docente dell’Istituto Comprensivo di Cisano Bergamasco, che ha visto coinvolti circa 800 ragazzi e tantissimi adulti sul tema del rapporto tra gli adolescenti e le nuove tecnologie.
Abbiamo chiesto a Fabio Bonaiti, docente dell’Istituto Comprensivo, di inviarci le sue considerazioni e lo ringraziamo per queste interessanti informazioni che ci fanno riflettere.
«Prima…
Prima di…
regalare uno smartphone,
regala la conoscenza,
quella conoscenza che permette di
usare internet e non di farsi usare.
Prima di…
fare un profilo social,
ricorda che hai appena sottoscritto un contratto
con una società.
Prima di…
pubblicare un post, ricorda che quando
un prodotto è gratis, il prodotto sei tu.
Prima di…
pubblicare immagini o video imbarazzanti,
sappi che tutto ciò non potrà più essere eliminato;
prima di…
Insultare, deridere o minacciare
ricorda che ogni o cosa che fai in internet
lascia la tua impronta.
Prima di…
distruggere la tua identità virtuale, costruisci
la tua web reputation, ti aiuterà a crescere serenamente.
Prima di…
Trasmettere odio, sappi che l’amore
è l’unico sentimento da promuovere e condividere;
prima di tutto…
PENSA PER POSTARE»
(Domenico Geracitano)
Oggi in Italia, secondo alcuni studi, in media un bambino ottiene il suo “primo” cellulare a 8 anni e, nella maggior parte dei casi, lo consegue entro i 12 anni; dopo i 14, praticamente al passaggio tra la scuola secondaria di 1° grado a quella di 2° grado, la totalità degli adolescenti ne possiede uno. Nel 90% dei casi sono i propri genitori o parenti stretti a fornirglielo, gli stessi che poi si lamentano dell’utilizzo improprio che i ragazzi ne fanno e non conoscono la password impostata per accedervi pur essendo intestatari della scheda telefonica inserita. E significativo è pure il fatto che spesso il telefono intelligente (il cosiddetto smartphone) venga loro regalato in occasione dei Sacramenti della Comunione o Cresima spesso senza però valutare le implicazioni di carattere educativo, etico e morale che uno strumento del genere comporta.
Indubbiamente tra le diverse (e complesse) sfaccettature che investono quella che da più parti viene definita un’autentica “emergenza educativa”, il rapporto tra gli adolescenti e le nuove tecnologie appare una delle più dirompenti e urgenti. Proprio questa tematica è stata oggetto di approfondimento, circa un mese fa, grazie ad un progetto di informazione e confronto messo in campo dai genitori appartenenti ai Comitati di Cisano, Caprino e Pontida unitamente al personale docente dell’Istituto Comprensivo di Cisano Bergamasco, che ha visto coinvolti ragazzi ed adulti.
L’evento, intitolato “Pensa Per Postare” realizzato grazie al contributo delle Amministrazioni dei tre Comuni della Bassa Val San Martino, e dalle rispettive Parrocchie, a testimonianza di quanto l’argomento sia sentito a più livelli, è andato in scena mercoledì 15 febbraio u.s. presso l’auditorium “Don Renato Mazzoleni” di Cisano Bergamasco in due diverse sessioni: una, mattutina, dedicata a circa 800 alunni delle classi III-IV-V della scuola primaria e delle classi I-II-III della scuola secondaria di primo grado (di una fascia di età perciò compresa tra gli 8 a i 14 anni, nella stragrande maggioranza possessori di uno smartphone!) accompagnati dai propri insegnanti, e una, serale, dedicata ai genitori ed educatori.
Protagonista assoluto è stato l’agente-scrittore Domenico Geracitano, collaboratore tecnico capo della Polizia di Stato presso la questura di Brescia e autore del progetto Diario per una vita migliore, premiato con un attestato di benemerenza con medaglia d’oro dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Ha pubblicato Gli amici di Evaristo (2012), Gli amici virtuali (2013, presentato al salone internazionale del libro di Torino), Internet un nuovo mondo, costruiamolo (2015). Ma, soprattutto, è autore (insieme a Simona Pilato, con la collaborazione di Patrizia Meo e Jessica Tinini) del suo ultimo libro che ha dato il nome al progetto: Pensa Per Postare, Edizioni Euroteam, settembre 2016.
Proprio questa sua recente pubblicazione ha fatto da sfondo agli incontri, molto partecipati sia da parte dei ragazzi sia degli adulti (in prevalenza mamme e papà), durante i quali Geracitano ha, con grande competenza, efficacia e capacità espressiva, illustrato a 360 gradi il mondo della tecnologia e delle nuove comunicazioni, toccando aspetti all’apparenza noti ma in realtà poco esplorati e conosciuti dalla maggioranza delle persone, in primis (ahimè) dai genitori. L’obiettivo era ovviamente quello di istruirli ed educarli ma anche quello di fornire loro (e ai loro genitori) una maggiore attenzione alla rete e, in primo luogo, ai rischi insiti nell’uso scorretto dei dispositivi.
Geracitano, partendo dal mondo dei videogiochi utilizzati (anche) in modalità on-line e illustrando i criteri che soggiacciono alla classificazione PEGI (che mette in guardia i ragazzi da linguaggio scurrile, discriminazione, droga, paura, gioco d’azzardo, sesso e violenza), ha toccato il tema del cyberbullismo e dell’uso scorretto dei nuovi dispositivi tecnologici, argomento sempre più spesso alla ribalta delle cronache (che l’Istituto comprensivo di Cisano affronta già da qualche anno con specifici progetti), il quale pone dei seri interrogativi sull’uso che ne fanno i nostri ragazzi che fin da piccoli accedono alla rete in modo istintivo, senza conoscerne i potenziali pericoli. Il poliziotto, citando numerosi esempi e fatti di attualità, ha ovviamente parlato ampiamente dei social network ma ha delineato pure alcuni fenomeni, probabilmente meno noti, quali il sexting (pratica che prevede la realizzazione e la pubblicazione di foto o filmati con soggetti nudi o in pose provocanti), il vamping (rimanere svegli di notte per chattare, postare o giocare on-line) e, infine, il concetto fondamentale di web reputation (l’attività di raccolta e monitoraggio di tutto quanto viene da ciascuno di noi detto on-line che può delineare un’immagine positiva, o negativa, di noi stessi e, di conseguenza, giocare un ruolo determinante a nostro favore o sfavore, soprattutto nel mondo del lavoro e/o delle pubbliche relazioni).
Emerge, di conseguenza, la necessità di creare una rete fra adulti (educatori) per difendere i ragazzi e spiegare loro come internet da pericolo possa diventare un’autentica opportunità. Perché il male non sta nello strumento in sé ma nell’utilizzo che se ne fa. E la tecnologia è un mezzo potentissimo a patto che la si utilizzi con consapevolezza ed intelligenza. In conclusione, ribadendo il ruolo fondamentale che possono (e devono) giocare i genitori in questa sfida educativa, dove i cervelli dei nostri ragazzi da “impulsivi” devono ritornare ad essere “riflessivi”, Domenico Geracitano ha rilanciato il suo accorato “avviso ai cyber-naviganti” (la cosiddetta regola delle tre “P”): Pensa Per Postare! Che è poi come dire: usa l’intelligenza umana prima di quella artificiale.
Fabio Bonaiti