I Giovani Per Sentieri alla scoperta dei misteri dei boschi…
I ragazzi del progetto “Util’estate GPS, Giovani Per Sentieri”, promosso dal progetto Workstation di Comunità Montana Lario Orientale e Valle San Martino (ne abbiamo già parlato sul nostro sito a questo link), hanno incontrato ieri pomeriggio in Biblioteca a Monte Marenzo, Angelo Gandolfi, già Presidente della Comunità Montana dal 2000 al 2007.
Non sappiamo se i ragazzi avevano attese particolari per questo incontro. Forse si aspettavano una noiosa relazione istituzionale. Ma Angelo (nostro socio UPper e amministratore del nostro sito!), ha ovviamente stupito tutti perché ha parlato… dei misteri dei boschi…
E’ andata così: Angelo ha fatto qualche domanda ai ragazzi sull’esperienza che stanno vivendo. Fin’ora i ragazzi hanno fatto piccoli lavori di manutenzione di alcuni sentieri a Vercurago e a Monte Marenzo.
A Vercurago hanno seguito il sentiero per Beseno, ne hanno raccolto i dati e le coordinate GPS, pubblicandole online e mettendo un cartello con Qr code, così da rendere le informazioni raccolte accessibili a tutti gli avventori. Infine, mediante un sondaggio, hanno dato un nome al sentiero, ‘Anello del Cinghiale’, per la forma ad anello e la presenza dei cinghiali recentemente ripopolati.
A Monte Marenzo i ragazzi hanno mappato la strada de Pruàda (che dal nucleo del Beriòch, collegava, attraversando campi e boschi, Monte Marenzo con San Gottardo – frazione di Torre de’ Busi) e il Sentiero del Corno che si porta fino alla “pioda” e si affaccia in un punto panoramico sopra la valle dell’Adda.
Ora i dati sono sul sito wikiloc.com, una comunità di appassionati delle attività all’aria aperta che esplorano e condividono circa 8 milioni di spettacolari percorsi per trekking, bicicletta e tante altre attività. L’Anello del Cinghiale lo trovate a questo link, qui trovate i dati del Sentiero di Provada a Monte Marenzo e qui il Sentiero del Corno. Sul sito trovate la mappa dei sentieri, l’altimetria, alcune foto e le eventuali difficoltà di percorrenza.
Bravi ragazzi!
Angelo ha raccontato brevemente che la Comunità Montana ha il compito di occuparsi della tutela dei boschi, compresi i sentieri da manutenere per motivi pratici, come la necessità di percorrere il bosco in caso di incendio e per il taglio periodico degli alberi da parte dei proprietari. Ma l’attenzione dei ragazzi è stata catturata quando Angelo ha riportato l’eco delle leggende nate nel folto del bosco nel corso dei secoli. Così i ragazzi hanno ascoltato il racconto della Casciada, quello del Gatobe, dei mille rumori, fruscii, versi di animali che si avvertono se siamo riusciti a rimanere un po’ bambini. Se ancora siamo capaci di provare stupore e piccoli brividi di paura per i misteriosi abitanti del bosco, che ci guardano celati nell’oscurità delle notti di plenilunio…
Grazie per il vostro articolo, ne ho ricavato autentico piacere. Per me ha lo stesso significato di un diploma importante: promosso in narratore di storie. Vedete, ognuno di noi non riesce a vivere in prima persona tutte le cose che sa. La maggior parte delle nostre conoscenze le abbiamo imparate dai racconti che abbiamo ascoltato (genitori, scuola, amici, smartphon, ecc.). Quindi, saper raccontare bene una storia e riuscire a farsi ascoltare con interesse è il massimo. Di notte ci si addormenta soddisfatti per il buon lavoro fatto. Ciao e auguri per quello che vorrete fare. Angelo Gandolfi.
Sul sito di Workstation un bel commento: https://workstationsite.wordpress.com/2018/07/19/utilestate-gps-a-vercurago-e-monte-marenzo-un-incontro-davvero-speciale/