Il cambiamento climatico, i nostri ricercatori e il volo del falco grillaio
Oggi, 15 aprile, è la Giornata della ricerca italiana nel mondo – che coincide con la data di nascita di Leonardo da Vinci. In una nota, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ci invita a una riflessione sul contributo delle donne e uomini di scienza del nostro Paese allo sviluppo scientifico-tecnologico e al progresso della conoscenza e dell’innovazione dell’intero pianeta.
Greta Thunberg, la giovane attivista svedese diventata simbolo della lotta ai cambiamenti climatici e che, con il suo messaggio per salvare il pianeta, ha coinvolto centinaia di migliaia di ragazzi in tutto il mondo, manifesterà accanto ai giovani italiani venerdì 19 aprile a Roma in occasione del prossimo #FridaysForFuture.
Perché ne parliamo? Tanti sono i segni del clima che cambia: alluvioni, siccità, ondate di calore, ovvero quelli che gli esperti chiamano eventi estremi, si stanno intensificando in diverse parti del mondo e mettono a repentaglio l’idea di stabilità cui siamo abituati. Grandi segni sono ormai sotto gli occhi di tutti, tranne, pare, sotto quelli dei potenti della terra, che poco fanno per governare e contrastare il fenomeno del cambiamento climatico. Anche dal nostro sito abbiamo documentato tracce evidenti e più ravvicinate di questa emergenza [l’Adda in secca], mentre situazioni più specifiche ci vengono segnalate dal mondo della ricerca e dei naturalisti.
Uno di questi è il nostro amico UPper Michelangelo Morganti, ornitologo, che, nel suo ruolo di ricercatore all’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze e politiche ambientali, ha potuto osservare anche in Lombardia, nella zona di Mantova, l’insediamento di colonie del falco Grillaio (Falco naumanni), un piccolo rapace che passa l’inverno in Africa sub-Sahariana e in primavera torna in Italia ma, fino a pochi anni fa, nidificava e si riproduceva solo a latitudini molto più meridionali, nell’Italia del sud.
Michelangelo coordina un gruppo di ricercatori, nell’ambito del progetto Italia-Grecia LIFE FALKON, finanziato da Unione Europea e Fondazione Cariplo. Questo progetto prevede azioni di conservazione mirate al rafforzamento delle popolazioni di Grillaio localizzate al margine settentrionale della specie. Tali azioni di conservazione contribuiranno a favorire l’espansione verso nord del Grillaio e dunque a salvaguardare la specie nonostante il cambiamento climatico. Per l’Italia, gli interventi saranno effettuati in alcune aree agricole nelle Province di Mantova, Modena, Ferrara e Bologna.
Persino la TV Giapponese si è interessata a questo progetto. La regista Shio Inoue della NHK (National Japanese Television), sta realizzando un documentario sulla biodiversità degli uccelli nella Pianura Padana, associato a pratiche agricole rispettose della natura legate alla filiera del Parmigiano Reggiano DOP.
National Japanese Television ha filmato l’installazione delle cassette-nido per il falco grillaio e registrato un’intervista allo staff di Michelangelo, nella quale i ricercatori hanno presentato gli obiettivi di LIFE FALKON e in particolare le minacce imposte al Grillaio dal cambiamento climatico.
L’invito che rivolgiamo ai nostri lettori è quello di iscriversi alla newsletter di LIFE FALKON per ricevere gli aggiornamenti sul progetto cliccando su questo link: http://www.lifefalkon.eu/it/newsletter/
Abbiamo mandato l’articolo a Michelangelo che ci risponde:
ciao
Nelle foto: Michelangelo intervistato dalla TV Giapponese e il falco grillaio.