Browse By

Kanu, una favola per Laye

Sono seduto per terra. Non c’è più posto, la sala è piena di gente. Sento il freddo del pavimento e guardo i piedi nudi degli interpreti che danzano, cantano e recitano a un metro da me.

Loro non sembrano aver freddo. Ousmane Coulibaly, inizia a suonare dolcemente il kora, uno strumento tradizionale dell’Africa occidentale. Il ritmo poi sale e inizia a cantare.

Mamadeni Coulibaly entra in scena danzando e cantando. Le sue vesti, come quelle del fratello, hanno il colore del cielo e del grande fiume Niger. Si siede su un tappeto e inizia a ritmare la musica con un tamburo.

Bintou Ouattara appare al pubblico vestita di bianco. Anche lei danza e inizia a ringraziare tutti coloro che hanno portato il cibo e che hanno permesso questo omaggio a Laye, il ragazzo senegalese che visse alla Levata e che, dopo un incidente, fu costretto a vivere su una carrozzina.

In sala civica di Monte Marenzo ci sono tanti suoi amici: colleghi di lavoro e conoscenti. Amici come Alessandro Vimercati che, insieme ad altri, ha organizzato la serata. E’ stato lui il primo a darci il benvenuto ricordando l’amico “col suo sorriso aperto e felice, lo stesso sorriso che ha avuto fino all’ultimo minuto di una vita dura che ha affrontato con pazienza e dignità infinite”.

Crediamo che questo spettacolo e l’abbraccio collettivo di ieri sera, lo avrebbe fatto felice. Paola Colombo, il Sindaco di Monte Marenzo, ha voluto dare il benvenuto a tutti e ha ringraziato Daniela Pellegatta, la funzionaria del Comune che è stata in costante contatto con Laye. Dai suoi amici è venuta l’idea di invitare la Compagnia teatrale “Piccoli Idilli” di Merate.

Kanu (amore in lingua bambarà), con la regia di Filippo Ughi, nasce come spettacolo di teatro per raccontare la ricchezza delle culture dell’Africa Occidentale. Un viaggio in una cultura diversa e di scoperta dell’altro, della sua diversità culturale. Gli artisti in scena sono originari del Burkina Faso. Un’antica storia africana, che Bintou Ouattara narra come una cantastorie. Musica, affabulazione e danza sono parte fondamentale del racconto e della sua trasmissione orale. Là dove ci si ama, non scende mai la sera, dice Bintou all’inizio di una storia bellissima, una favola piena di mistero e che punta il dito contro l’arroganza. 

Bintou Ouattara è straordinaria. Una presenza scenica naturale. Il corpo spazia e riempie la sala. Canta, balla, si muove e si arresta. Ora è solo l’espressione del viso a raccontare. Chiede al pubblico di continuare la storia con la parola che ha appena suggerito. Lo fa contare alla rovescia e lo fa sorridere. L’invito a ritmare con il battito delle mani non è solo musica ma è racconto, partecipazione alla storia, empatia con il testo teatrale e la messa in scena… Bintou interpreta tutti i personaggi della storia, donne uomini ed animali, a volte con la sua lingua o con un linguaggio incomprensibile che il pubblico riesce lo stesso a immaginare e capire.

Sono passati 40 minuti e non sentiamo più freddo. Lo spettacolo ci ha scaldato il cuore. Ora tocca a noi dire grazie. Lo facciamo con un lunghissimo applauso a tutti e tre gli interpreti e al regista e ci uniamo idealmente al ballo fuori programma. Bravi!

E grazie a Laye…

 

Kanu con la regia di Filippo Ughi, è stato scelto tra i 6 finalisti del concorso nazionale In-Box Verde 2019 organizzato da Straligut Teatro.

Ousmane Coulibaly (kora, gangan, voce) e Mamadeni Coulibaly (bara, calebasse, voce).

Bintou Ouattara: Attrice e danzatrice è nota in tutta l’africa francofona per aver interpretato il ruolo di Penda nella serie “Les Bobodiouf”. In Italia ha partecipato a diversi spettacoli di Virgilio Sieni e ha recitato in diverse produzioni cinematografiche e televisive. Nel 2006 ha partecipato al progetto “Terra di Mezzanotte” diretto da Sonia Antinori. Diplomata all’Arsenale di Milano con Ida Kuniaki e Marina Spreafico, collabora stabilmente con la compagnia svizzera “Progetto Brockenhaus” e con le compagnie di teatro ragazzi “Teatrimperfetti” e “Quanto Basta” con cui ha messo in scena lo spettacolo di teatrodanza “Bianca e Nera”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.