Emozioni per La favola del figlio cambiato
Poche volte mi emoziono. Poche volte mi capita di sentire gli occhi umidi per l’emozione.
A teatro mi è capitato due volte: la prima quando l’attore Giorgio Lupano (che interpretava il ruolo di maestro) si era sforzato così tanto a fare imparare a parlare alla sua alunna (e poi compagna di vita) sordomuta. Era arrivato allo stremo, così urla, ma quando lei comincia a parlare, il teatro si era immobilizzato e lui cominciò a piangere, realmente.
La seconda, quando Alessandro Preziosi ha interpretato il ruolo di Van Gogh a Milano due anni fa, arrivando a fare capire agli spettatori le sofferenze che quell’artista aveva vissuto.
Dopo due anni mi sono ancora emozionata a teatro con la compagnia Tramm di Garlate. Il pomeriggio hanno debuttato alla Levata, in via Roma; alla sera in corte a Spaiano nella meravigliosa dimora di Cristina e Graziano.
Ho raggiunto la compagnia alla sera; questo gruppo di ragazzi era affiatato, felice, che mi ha accolta togliendosi le scarpe (avendo visto che purtroppo e con molto imbarazzo, non riuscivo a fare la salita con un tacco quindici) per consolazione e per spirito di gruppo, sono anche loro rimasti a piedi nudi in mezzo all’erba; gesto che mi ha fatto sentire a casa con loro.
Quello che mi ha colpita è stata la passione e l’emozione che gli attori mettevano nel recitare. Gli occhi dell’attrice erano raggianti, parlavano più del volto stesso. I movimenti corporei poi, la gestualità mi hanno fatta sognare.
Un grazie particolare a Matteo, l’attore e responsabile con cui nei mesi precedenti mi sono confrontata per riuscire a far portare a Monte Marenzo uno spettacolo adatto alla cittadinanza.
Lo so, ho molte pretese e non mi accontento, soprattutto e in primo luogo per la biblioteca e per il paese di Monte Marenzo. Non conoscevo Matteo se non telefonicamente durante i mesi del Covid, ma lui è riuscito a portare quel qualcosa di nuovo, quel qualcosa di innovativo, quel teatro che mi aspettavo di vedere da anni in paese.
Cristina e Graziano ci hanno gentilmente accolti poi nella loro corte; il mix tra la bravura degli attori e lo splendido paesaggio hanno creato e dato luogo ad una serata indimenticabile.
Gentilezza e disponibilità da parte della compagnia teatrale, tanto impegno da parte sia mia che loro nell’organizzazione, un pizzico di sorpresa e tante emozioni, in una parola: grazie.
La Presidente della Biblioteca di Monte Marenzo, Rachele Isacco
Foto di Dario Bontempi