Piero Nava, dopo 30 anni, finalmente, non può più dire “Io sono nessuno”
Ieri sulle pagine Facebook dell’amico Paolo Valsecchi e di Lorenzo Bonini e Stefano Scaccabarozzi, ho visto una immagine e una notizia che mi è parsa straordinaria.
Ho chiesto a Paolo di raccontarmi come era andata. Ieri sera mi ha risposto con una mail che potete leggere qui sotto. Paolo fa riferimento ad un incontro avvenuto 3 mesi fa che potete leggere qui.
Lo ringraziamo come ringraziamo i suoi compagni di viaggio che hanno contribuito a far scrivere a Piero Nava un libro necessario.
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Cari amici di UPper,
3 mesi fa ci siamo incontrati a Lecco per la presentazione di “Io sono nessuno”, la biografia di Piero Nava, il testimone dell’omicidio del giudice Rosario Livatino, che ho avuto la fortuna di scrivere con i giornalisti Lorenzo Bonini e Stefano Scaccabarozzi.
Nava era un cittadino di Monte Marenzo che il 21 settembre del 1990 si è ritrovato nel posto giusto al momento giusto – e non il contrario! – e ha permesso la cattura dei killer e dei mandanti di quel terribile assassino.
Quel giorno in piazza Garibaldi, Piero Nava è uscito dell’oblio era stato costretto a vivere per 30 lunghissimi anni per potersi salvare dalle possibili ripercussioni della Stidda, la mafia di Agrigento
Da allora il libro “io sono nessuno” ha iniziato a camminare, a girare tra le case. Pagina dopo pagina la vita di Piero è uscita dall’ombra, è tornata ad essere un patrimonio collettivo della nostra comunità.
Ma ci sono due “tappe” di questo cammino che mi piace condividere con voi.
Due messaggi che ci sono arrivati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.
Il primo è uno splendido video realizzato dagli alunni delle classi quinte della scuola Pietro Scola di Lecco: lo trovate a questo link https://fb.watch/2wS1kZV8Ss/
Ci eravamo incontrati a ottobre, con le maestre avevamo cercato di riflettere su cosa significasse “Fare il proprio dovere”. Anzitutto tra i banchi di scuola, sui campi di calcio, in oratorio e in casa. Perché non bisogna essere per forza un magistrato o un testimone di mafia per fare la cosa giusta!
Il secondo messaggio è stato un colpo al cuore. Del tutto inaspettatamente, qualche settimana fa nella cassetta postale ho trovato una lettera bianca.
Mittente: Presidenza della Repubblica Italiana.
Era un messaggio del Presidente Sergio Mattarella. Poche righe, scritte a mano.
Vi ringrazio molto per il vostro invio del libro di Piero Nava. Raccoglie una testimonianza esemplare. Con tanta cordialità. Sergio Mattarella
Inutile dire che ci sono tremate le gambe leggendo quella lettera.
Non perché il nostro piccolo libro fosse finito sulla sua scrivania. Ma perché in quell’ufficio, in quei 5 minuti occupati per firmare il messaggio, è entrata una vita intera. Quella di Piero Nava. Che dopo 30 anni, finalmente, non può più dire “Io sono nessuno”.
Grazie Upper per questo piccolo spazio. Che non vuole essere autoreferenziale ma vuole cercare di condividere con tutta la comunità di Monte Marenzo le tappe del cammino di un vostro concittadino
Paolo Valsecchi
Il 9 aprile scorso, il Comune di Canicattì, la città del Giudice Rosario Livatino. ha approvato all’unanimità la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Piero Nava.
Piero Nava, che è stato anche concittadino di Monte Marenzo, ha inviato una lettera che potete leggere qui sotto a questo link:
https://www.unpaeseperstarbene.it/wp-content/uploads/2020/12/170277399_10221863241468841_1502546929671047375_n-1.jpg
Nel mese di dicembre si vendono più libri che in tutto il resto dell’anno.
Bene, non potete perdervi questo libro.
Lo si legge tutto d’un fiato e non si smette mai di stupirsi del coraggio di Piero Nava.
Meritatissimo perciò il messaggio del presidente Mattarella a Paolo Valsecchi.