Per la Festa della Liberazione a Monte Marenzo era prevista una cerimonia “ridotta”, invece numerose persone hanno comunque voluto esserci in piazza. Il Sindaco Paola Colombo, il parroco don Angelo Roncelli, la bandiera dell’ANPI, i rappresentanti delle Associazioni, tanti cittadini.

Tante anche le bandiere ai balconi e alle finestre. Anche don Angelo ha accolto l’invito del Sindaco e un bel tricolore era stamattina alla sua finestra in canonica, poi ha commemorato i caduti dopo l’alzabandiera e il rito in piazza scandito dal Gruppo Alpini.

Il Sindaco ha pronunciato questo discorso:

E’ importante e necessario che la data del 25 aprile venga sempre ricordata, insegnata e celebrata anche dalle generazioni future, perché non si perda mai la memoria di quello che rappresenta e soprattutto perché non si dia mai per scontato il concetto di “libertà”.

Il 25 aprile ci insegna che qualsiasi situazione, anche se disperata, può migliorare se c’è la fiducia, la speranza e la collaborazione tra le persone e ci invita a tenere duro e resistere anche alla luce del momento difficile che oggi stiamo vivendo.

Il 25 aprile non deve essere un giorno che cade solo una volta all’anno ma deve essere un modo di vivere, perché la libertà va coltivata con la coscienza, con la consapevolezza e con la responsabilità, riconoscendo anche la libertà degli altri.

Per rendere il giusto onore ai nostri caduti dobbiamo sempre lottare per la libertà, non con le armi ma con l’amore e con gesti di pace. Dobbiamo essere sempre riconoscenti a chi si è sacrificato ed è morto per donare a noi la possibilità di vivere in una società nella quale oggi possiamo liberamente esprimere la nostra opinione, professare la religione che desideriamo e possiamo esprimere il nostro dissenso di fronte alle ingiustizie. Il nostro dovere è quello di guardare con fiducia al futuro, di sentirci uniti nell’amore per la Patria italiana ed europea, uniti nell’orgoglio delle nostre tradizioni, ma anche uniti nell’impegno a CONTRIBUIRE al progresso e alla pace di tutti i popoli del mondo. La solidarietà nei confronti delle persone più sfortunate di noi deve essere un valore fondante della nostra società. Solo attraverso la solidarietà che ha in sé i valori di fraternità, uguaglianza e libertà, possiamo parlare di democrazia.

Ringrazio gli Alpini per la disponibilità perché ogni anno collaborano attivamente alla cerimonia ufficiale, ringrazio l’ANPI e i rappresentanti delle Associazioni presenti. Ringrazio don Angelo che ci illumina con la parola di Dio e ci guida nella preghiera e ringrazio i cittadini presenti.

Auguro a tutti voi e alla nostra bella Italia un nuovo 25 aprile libero dagli egoismi, dalle intolleranze, dalle dittature e anche, speriamo presto, da questo brutto virus.

W L’ITALIA E VIVA LA LIBERTA!

Ecco la galleria fotografica a cura di Adriano Barachetti.

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