Una cartolina da Vlieland
Oggi il postino mi ha recapitato una bella cartolina di due cari amici, Hanneke e Carlo. Arriva dall’isola di Vlieland, una lingua di terra olandese per metà desertica nel Mare del Nord.
Erano anni che non ricevevo una cartolina e mi sono emozionato. Non che altri amici e parenti si dimentichino di me quando sono in viaggio, tutt’altro, semplicemente lo fanno con un flusso di immagini recapitate sullo smartphone tramite WhatsApp, che a dispetto della loro quantità sono destinate ad una vita breve. Una memoria da liberare dall’eccesso di dati, un guasto al telefonino, un software aggiornato analfabeta dei formati precedenti, e quelle foto (non sempre ben fatte) in un amen sono perse per sempre.
Questa cartolina l’ho rigirata tra le mani con cura, come fosse un reperto sopraggiunto da una civiltà antica. Ho rintracciato i tratti che lo rendono prezioso: i saluti affettuosi e le firme in forma calligrafica, il francobollo, l’affrancatura. Ho preso il cartoncino robusto e l’ho infilato nel libro che sto leggendo, l’ultima fatica di Vito Mancuso sul senso della vita.
Libro e cartolina, indenni dall’impalpabile vulnerabilità del digitale, ambedue destinati ad ingiallire insieme, sempre leggibili e consultabili, come la prima edizione a stampa della Divina Commedia del 1472, che noi oggi possiamo leggere.
Angelo
“Saluti da….”
L’ultima cartolina postale di una delle mie vacanze l’ho inviata all’amico Giorgio qualche tempo fa.
Giorgio è refrattario alla comunicazione ed alle foto inviate con WhatsApp. Allora ho scelto con cura una tipica cartolina con il classico “Saluti da..”, l’ho compilata con l’indirizzo postale, incollato il francobollo e ho scritto sul retro che anche il portalettere si sarebbe stupito di recapitargli una vecchia cartolina… 🙂
Tutto vero quel che dicono Angelo e Marina. Poi le cartoline non si gettavano ma venivano conservate insieme con i saluti di amici e parenti. Scorrendole giravi virtualmente l’Italia ed il mondo…
Allora un saluto da…. (e un saluto anche a Hanneke e Carlo 🙂 ).
Vero, ricevere semplicemente una cartolina, preziosa tradizione delle vecchie generazioni ormai dimenticata tanto da giungere oggi perfino inaspettatamente a stupirci.
Riaffiorano ricordi e momenti di vero legame amicale quando si pensava intensamente alle persone che contavano e che volevamo rendere partecipi di un momento magico dedicato esclusivamente a loro…
C’era, sì, anche chi preparava a casa l’elenco delle etichette con gli indirizzi da apporre sulle cartoline degli amici, per non perdere tempo o forse per essere sicuri di non dimenticare qualcuno, ma c’era chi si prendeva il pomeriggio per scrivere in bella calligrafia l’indirizzo scegliendo con cura la cartolina da mandare ad ognuno…
La moderna tecnologia che corre così veloce e che pure si è resa indispensabile, ci ha derubato, senza che ce ne accorgessimo, di questi momenti di intimità e di sentimento che ci rendono sempre più simili ai robots… Che peccato, era così bello poter scrivere a qualcuno…”tanti cari ed affettuosi saluti dalle nostre vacanze” !!