A Santa Margherita con l’Associazione “Chiave di Volta”
Qualche settimana fa arriva un messaggio della Prof.ssa Laura Polo D’Ambrosio che chiede alla nostra Associazione se siamo disponibili ad accompagnare a Santa Margherita una trentina di persone dell’Associazione culturale “Chiave di Volta”, attiva da diversi anni a Como e che promuove cultura e formazione riferite alla natura e al paesaggio, al patrimonio storico, artistico ed architettonico, alle forme espressive dell’arte contemporanea. L’ambito di intervento è l’Insubria, con particolare riferimento al territorio comasco, lecchese, valtellinese e ticinese.
Sul sito dell’Associazione viene spiegato l’interesse per la chiesina: “L’intervento della professoressa Laura Polo di Lecco, nel ciclo di incontri che CHIAVE DI VOLTA ha tenuto on line nei primi mesi quest’anno sul tema “Come si guarda e cosa si dice di un’opera d’arte”, ha portato la nostra attenzione sulla chiesa di Santa Margherita di Monte Marenzo, ….”
Già cosa suggerirà ai nostri ospiti di oggi la visione del “nostro… Gioiello tra i boschi”?
Dopo gli accordi con don Angelo, l’appuntamento è in piazza del Municipio. C’è Rosella, con la quale abbiamo tenuto i contatti in questi giorni e Darko Pandakovic e Alessandro Verga che approfondiranno poi alcuni aspetti della pittura del ciclo di affreschi dedicati alla Santa.
Mostro al gruppo l’altura di Santa Margherita, lassù… Nessuno si scoraggia. Mi seguono a piedi e durante il cammino e al ritorno spiego a qualcuno cosa fa la nostra Associazione che si occupa di cultura del territorio, presentazione libri ed eventi e che nel nostro piccolo abbiamo realizzato anche alcuni spettacoli di teatro civile e qualche video sulle bellezze che ci circondano. Come il video sulla chiesetta (qui il link) della quale curiamo l’apertura estiva già da 14 anni “Alla scoperta di un gioiello tra i boschi”.
Durante l’ascesa in via Donizetti invito il gruppo ad osservare il paesaggio. Vengono da Como e qualcuno non sa che quello è il lago di Garlate, ma la Grignetta e il Resegone lo conoscono tutti… Mostro loro una foto tratta dal libro “Monte Marenzo tra storia, ambiente, immagini e memoria”. E’ un’immagine del 1920 con una panoramica da casa Butti su coltivi, frutteti, vigneti e gelsi.
In località Portola osserviamo la raccolta delle olive prima di inoltrarci nel bosco. La passeggiata è anche un bel momento per osservare la flora del sottobosco, i castagni, le querce e le migliaia di ghiande sulla strada sterrata…
Poi, giunti alla chiesetta, le spiegazioni di rito e, come per tutti i visitatori che abbiamo accompagnato in questi anni, abbiamo colto il loro stupore nell’osservare questi affreschi. Siamo convinti che anche in loro rimarrà il ricordo del nostro paesello della “nostra” chiesetta.
Ho apprezzato la messa in evidenza del processo, delle trasformazioni, della conservazione e del recupero del paesaggio, delle opere dell’uomo, della cultura, dell’arte e dell’architettura comunicati con competenza e passione.