Fermèmas (Fermiamoci) – il Bagaj da Miron e la siccità dell’estate 2022 di Carlo Limonta
Il suono in presa diretta di Anneke Harkema riproduce il rumore del bastone che batte sul greto del fiume secco… Le immagini di Carlo Limonta mostrano un uomo che lo attraversa da sponda a sponda… Poi le parole del Bagaj da Miron ci fanno riflettere su quello che sta accadendo con l’invito: “Fermèmas (fermiamoci).
E’ ancora un regalo quello che l’amico UPper Carlo Limonta, ha realizzato con il poeta dialettale Pierantonio Paredi. Qui ci spiega cosa hanno voluto trasmetterci.
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Luglio 2022, una lunga siccità affligge la terra, l’inverno passato ha nevicato pochissimo, ora i ghiacciai fondono senza sosta.
lI fiume Lambro offre il suo letto completamente privo di acqua ai pensieri del Bagaj da Miron che sente dentro di sé la tragedia.
Percorrendo l’alveo voci lo assalgono, i lamenti delle pietre che chiedono solo di non essere più oggetto di violenza ma accarezzate. Pur nella sua tristezza il Bagaj da Miron trova parole di speranza.
Al Bagaj da Miron recita alcuni frammenti della poesia “Fermèmas” da lui scritta il 18 luglio 2022. Il canto di disperazione e amore per il Lambro è stato arrangiato e cantato dal Bagaj, seconda voce Giovanni Lanfranconi.
Camera e post di Carlo Limonta, filmmaker vincitore di numerosi premi e riconoscimenti a filmfestival nazionali e internazionali. Testo e lirica di Pierantonio Paredi, poeta dialettale e grande conoscitore delle storie locali.
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