1. Capodanno. La Festa del Cielo, Il Tempo
La Festa e il Cielo
La festa di Capodanno ha un’origine antichissima e legata all’osservazione del Cielo e al calcolo del Tempo.
I primi riti conosciuti sono quelli della civiltà Sumera (IV / III millennio a. C.) ma anche nella Preistoria il momento del cambio dell’anno legato al corso della Luna e del Sole era un avvenimento importante, segnalato da monumenti quali i megaliti.
Il Tempo
Il ciclico alternarsi delle stagioni, il moto periodico del Sole, il volto mutevole della Luna, magiche figure che riempivano il Cielo del passato, sembrano non interessarci più.
Ma nell’antichità le Stelle brillavano incontrastate e dominatrici in un Buio assoluto: l’osservazione della volta celeste era spontanea e naturale e il Cielo rappresentava una parte molto importante della vita dell’essere umano e del suo rapporto con la Natura.
Nel cielo vi è la storia del tempo, del tempo e della sua misura: del calendario e del suo momento di inizio: il Capodanno.
Nel tempo si riflette il pensiero dell’uomo, nella sua misura si coglie il vano sforzo di dominarlo e nel Capodanno si colgono le paure e le speranze di un popolo.
Cristina Melazzi, prima parte
Testi liberamente tratti e rielaborati da Storia e riti di Capodanno, Guido Cossard, Rizzoli 1999. Immagini: 1) Vencav, Pixers 2) Il grande racconto delle stelle, Piero Boitani, Il Mulino, 2012. Monte Marenzo, 31 dicembre 2022
Devo davvero un ringraziamento ad Angelo per aver corredato di così belle immagini evocative questo ‘puzzle’ di Capodanno che, in qualche modo, arriva sull’onda del suo Girotondo a Natale, pubblicato giorni fa.
Sapere che alzare gli occhi al cielo sia, per l’essere umano, un’attitudine primordiale dà anche a noi, umani di oggi, una emozione particolare.
Ci riporta alla nostra condizione di creatura di portata infinitesimale, di fronte all’infinita volta celeste dell’universo e, insieme, di creatura preziosa perché senziente, palpitante: piccolissima ma luminosa, per il breve tratto di tempo/spazio che ci è dato di stare tra le altre stelle, tra altri miliardi di stelle.
Ci connette con una intima, profonda moralità (come dire?) ancestrale, intrinseca, comune a tutti gli esseri umani nel tempo, che può farci sperare che non tutto, per noi, su questa terra, sia perduto.
Cristina M.