Chi li ha visti?
“Chi l’ha visto?” è un programma televisivo dedicato alla ricerca di persone scomparse e a misteri insoluti, in onda da anni su RAI3. Oltre agli episodi di scomparsa e dei fatti di cronaca, il programma si occupa occasionalmente, in casi particolari, di altre vicende.
Ci è venuta in mente questa trasmissione perché si potrebbe farne un’altra simile per segnalare la scomparsa di opere d’arte come purtroppo è avvenuto in migliaia di casi in tutta Italia: tele ed affreschi rubati, sculture e reperti archeologici scomparsi.
Il titolo potrebbe essere “Chi li ha visti?”.
E “chi li ha visti?” è la domanda che rivolgiamo ai nostri lettori, ai tanti frequentatori della rete che “per caso” hanno notato da qualche parte gli affreschi della chiesa di Santa Margherita a Monte Marenzo che furono abusivamente staccati da ignoti nell’inverno del 1974.
Non abbiate timore, potete segnalarcelo inviando la vostra indicazione (che rimarrà anonima) alla nostra mail: posta@unpaeseperstarbene.it
Nell’archivio della Parrocchia di Monte Marenzo ci sono alcune riproduzioni fotografiche, in bianco e nero, che risalgono al 1947 su incarico del Mons. Adriano Bernareggi, Vescovo di Bergamo. La digitalizzazione e la stampa delle stesse è stata curata dall’Amministrazione Comunale di Monte Marenzo nel maggio 2010.
Perché ci siamo decisi a mettere in rete le immagini che potete vedere qui sotto? Perché vorremmo che le opere staccate tornino al loro posto (ora la chiesa ha un valido impianto antifurto).
La Chiesa di Santa Margherita, edificio del sec. XII, con all’interno affreschi del Sec. XIV e XV, si trova sopra l’abitato di Monte Marenzo (provincia di Lecco) ed è di proprietà della Parrocchia San Paolo di Monte Marenzo.
E’ possibile ammirare gli affreschi non trafugati durante le aperture di “Alla scoperta di un gioiello tra i boschi” (qui il link con tutti i dettagli).
Qui riportiamo la descrizione e le immagini degli affreschi trafugati (e accanto alle immagini in bianco e nero del 1947 abbiamo ipotizzato il loro colore con l’aiuto di un programma di intelligenza artificiale):
- Ciclo delle “Storie di santa Margherita”. Affresco sec. XIV – Primo episodio – Autore ignoto (dim. circa cm 100 x 100)
È uno dei due riquadri del ciclo delle “Storie di santa Margherita” rubati nel 1974.
Dalla foto d’archivio è possibile vedere, al centro del riquadro, la Santa, coronata ed aureolata, nell’atto d’incrociare devotamente le braccia sul petto, mentre accoglie gli ammaestramenti cristiani della sua nutrice. Sulla sinistra è genuflesso il padre della Santa, il prete pagano Edesimo, in atto di pregare rivolto verso un falso idolo, eretto su un tempietto. Sulla destra stanno le compagne di Margherita intente ad accudire al gregge della nutrice le cui pecore pascolano in primo piano.
- Ciclo delle “Storie di santa Margherita”. Affresco sec. XIV – Secondo episodio – Autore ignoto (dim. circa cm 100 x 100)
Anche questo riquadro è stato trafugato. Si poteva vedere, sulla destra, Olibrio, riconoscibile dalla corona che gli cinge la fronte, su un cavallo bianco, attorniato da personaggi del seguito, pure su cavalcature. Il governatore volge la testa a rimirare con attenzione la Santa: ai suoi piedi si genuflettono umilmente due nobili personaggi. Sulla sinistra s’intravede Margherita, in atto di allontanarsi agitata, così come lo sono le compagne: tutte levano alte le braccia in segno di costernazione mentre spingono lontano le pecore. Al centro, il prete pagano Edesimo tenta di trattenere la figlia, standole alle spalle.
- Ciclo delle “Storie di santa Margherita”. Affresco sec. XIV – 14° episodio – Autore ignoto (particolare dim. circa cm 15 x 25)
Dal 14° episodio nella controfacciata della Chiesa, sotto la finestra di sinistra si potevano vedere tre angeli musicanti.
- Affresco sec. XIV – Cristo nel Sepolcro – Autore ignoto (dim. circa cm 100 x 40)
Accanto alla figura del Cristo morto nell’avello (sepolcro), compaiono tutti i simboli della passione di Gesù: i volti che rimirano il suppliziato, due mani che reggono un’asta, altre due mani che fanno atti osceni, una mano che regge la spugna, altre due che sostengono la tunica, un flagello, la colonna della fustigazione, la croce con un panno, il galletto, le mani di Pilato che si detergono con l’acqua versata da una brocca, una mano reggente il secchiello dell’aceto, i volti della Madonna e di Giovanni e, sul sarcofago, il mistico Pellicano che si squarcia il petto per nutrire i piccoli con il proprio sangue.
- Affresco sec. XIV – Madonna del latte in trono – Autore ignoto (particolare dim. circa cm 120 x 80)
- Affresco sec. XV – San Cristoforo che regge il piccolo Gesù (Particolare del volto) – Autore ignoto (dim. circa cm 120 x 100)