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Leggermente 2023 – L’altro da me. Rileggere le relazioni

L’Altro da me. Rileggere le relazioni.

La relazione è costitutiva della realtà: non esiste nulla che non sia in relazione con Altro.

Sulla scena sociale contemporanea si assiste ad una doppia dinamica, frutto dell’ “età della tecnica”, della società consumistica, dei fenomeni della globalizzazione. Da una parte si assiste alla moltiplicazione delle connessioni che mettono in contatto persone che una volta non avrebbero mai potuto incontrarsi, e – a tempo stesso – si assiste ad un loro svuotamento: legami più numerosi, ma anche più impoveriti e laschi, estensione della rete relazionale, ma anche allentamento delle dinamiche intersoggettive fino al rischio di caduta delle relazioni stesse.

Oggi risulta assolutamente necessario riaccendere le relazioni e ripensare e ricostruire i rapporti. La relazione è futuro, apre al futuro, è costitutiva del futuro stesso. Il legame, le relazioni riguardano il rapporto con noi stessi, con gli altri, tra le generazioni, con la natura, l’ambiente, il lavoro, l’economia, la tecnologia, la tradizione, la trascendenza.

E’ auspicabile che in questo anno scolastico, dopo l’esperienza della pandemia, la formazione abbia come obiettivo trasversale la riscoperta dell’Altro e la costruzione di occasioni e strumenti per leggere e guardare in modo nuovo il mondo. Non solo guardarlo dal lato dell’Ego, ma anche da quello dell’Altro.

Una lezione difficile da acquisire per i ragazzi che sono cresciuti dentro un mondo che ha tendenzialmente escluso l’Altro e ha fatto esistere prevalentemente – come idolo –  l’ Ego. La soggettività autocentrata che rimuove la relazione con l’Altro immaginando di poterne fare a meno.

L’Altro non è il mio limite, ma la mia possibilità di vita, la mia apertura al futuro.

E’ in gioco un grande cambio di sguardo. La formazione ha il compito rilevante di fare della comunità la sua meta fondamentale.

Leggermente, in questa nuova edizione, si fa parte attiva per sollecitare una riflessione e una rilettura delle relazioni del presente e, in prospettiva, del futuro.

Leggermente vuole contribuire a far sì che ciascuno faccia la propria parte, assumendo la propria responsabilità per quanto accade intorno: l’emergere, in modo sempre più diffuso, di quello che potremmo chiamare “una nuova povertà” del tempo presente, la povertà relazionale.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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