Ogni maledetto primo del mese – La legge del più veloce
Riceviamo da Anna Nava, che ringraziamo, un approfondito articolo sul bonus trasporti che coinvolge tantissime persone.
— —-
Ogni primo del mese in Italia, come sorge il sole, non importa che tu sia studente o lavoratore, l’importante è che cominci a correre su https://www.bonustrasporti.lavoro.gov.it/ prima che il bonus trasporti finisca.
Sì, perché esattamente come per un biglietto dell’attesissimo concerto di Taylor Swift a San Siro, per poter acquisire il bonus trasporti di cui potresti aver diritto devi accedere al sito alle 8.00 in punto, dopodiché vieni messo in coda alle persone che hanno avuto il click più veloce del tuo secondo il principio del “chi primo arriva meglio alloggia”, come d’altronde avviene per qualsiasi vendita esclusiva limited edition.
Sicuramente ogni pendolare sta già rabbrividendo leggendo queste parole perché conosce fin troppo bene l’argomento, ennesima fatica che si deve sopportare fra le mille peripezie del trasporto pubblico – nel mio specifico caso, di Trenord – che potrebbe essere aggiunta di diritto come tredicesima fatica di Ercole.
Ma partiamo dal principio, per coloro che sono fortunatamente avulsi a questo territorio selvaggio che è il pendolarismo: cos’è questa moderna odissea del bonus trasporti.
Si tratta di una misura introdotta nel settembre 2022 con il decreto aiuti: ogni mese è possibile beneficiare di uno sconto fino ad un massimo di 60€ su un abbonamento mensile (o annuale) ai mezzi pubblici [1]. Nel 2022, tra i requisiti per ottenerlo era necessario avere un reddito IRPEF non superiore ai 35000 € per l’anno precedente, mentre nel 2023 tale reddito è stato abbassato a 20000 €. Per richiederlo, basta accedere al sito governativo del bonus trasporti inserendo la propria SPID o la CIE e scaricare questa sorta di buono che sarà utilizzabile fino alla fine del mese in cui si è richiesto. È possibile usarne uno al mese fino ad esaurimento fondi.
A metà agosto circa, vista la mole dei richiedenti, si è giunti appunto all’esaurimento dei fondi e alla conseguente nascita del Click day che si ha ogni primo del mese, evento più atteso del black friday.
Infatti, all’inizio di ogni mese a partire dallo scorso settembre vengono nuovamente messi a disposizione solo i fondi residui, ovvero i buoni che sono stati richiesti nel mese precedente ma non sono stati utilizzati. Questo è quanto si può brevemente evincere sul sito ufficiale. Oltre a questi, per il mese di novembre si è beneficiato anche di un rifinanziamento del fondo [2].
Ci sono mille interrogativi sulla correttezza della modalità di assegnazione di tale bonus: in primis, non vi è alcuna proporzionalità con la spesa totale che si andrà ad affrontare. Ovvero, che io debba spendere 36,50€ per l’abbonamento mensile Calolzio – Lecco o 116€ per io viaggio ovunque in Lombardia (abbonamenti che hanno visto un incremento di circa il 5% dal mese di settembre 2023 per un adeguamento Tariffe [3]), ho in ogni caso diritto fino a 60€ per coprire le spese; in poche parole, potrei anche viaggiare gratis per un mese. Nel complesso, chi più spende, meno può ammortizzare i costi.
Ed è quindi plausibile ipotizzare che chi maggiormente ha bisogno di tale misura di sostegno, meno ne può giovare – si pensi ai pendolari che per necessità sono costretti a lunghe tratte, magari anche con diversi cambi -.
Un altro punto critico è la scelta di gestione del numero limitato di risorse che non riesce a coprire tutti i richiedenti. Ha davvero senso trasformare una misura pubblica di agevolazione per i cittadini ad una gara al click più veloce? Forse sarebbe stato meglio riservare tale misura a meno persone con criteri più stringenti – poiché evidentemente non tutti ne hanno lo stesso bisogno – evitando almeno di escludere a posteriori chi ha la “colpa” di non essere stato abbastanza rapido o di abitare in una zona ancora “digital divide”. E si badi bene che anche coloro che dovessero riuscire ad accedere al bonus, lo ottengono dopo aver affrontato una coda lunga ore, durante la quale devono stare ben attenti a tenere diligentemente aperta la finestra del browser e a farsi trovare pronti una volta giunto il proprio turno per non perdere il posto. Esattamente come avverrebbe per l’acquisto di un biglietto di un concerto, che è però un evento di piacere e non un bisogno economico.
Fino ad adesso non ci siamo poi addentrati in tutti i malfunzionamenti del sito in sé (come il fatto che si può essere messi in coda anche se si accede prima delle 8 nonostante quello sia indicato come orario ufficiale, che alle volte non si riesce ad essere inseriti direttamente in coda nonostante il link sia corretto, che il sito da cui richiedere i bonus è lo stesso da cui poter vedere il proprio storico – quindi qualora sia sovraccarico, si verrà messi in coda anche per poter accedere alla propria area personale – eccetera eccetera eccetera).
Ed è così che ogni mese, fra ritardi, allerte meteo con annesse crisi di linea, aumenti di prezzi, disservizi e barzellette gestionali del trasporto pubblico, il pendolare si sente un po’ come Ulisse e si chiede fra sé e sé se l’eroe omerico sarebbe comunque riuscito a tornare a Itaca se, fra i mille ostacoli che dovette affrontare, ci fosse stato anche un temibile viaggio sulla linea S8 di Trenord.
Anna Nava
[1] D’Andrea, Anna Maria. “Bonus trasporti, come funziona lo sconto di 60 euro? Domanda fino al 31 dicembre 2022.” https://www.informazionefiscale.it/Bonus-trasporti-2022-come-funziona-sconto-60-euro-DL-Aiuti#:~:text=Bonus%20trasporti%2C%20c’%C3%A8%20tempo,diffusi%20dal%20Ministero%20del%20Lavoro, accesso 04/11/2023
[2] Andrea Gagliardi. “Bonus trasporti, nuovo click day: fondi esauriti in poche ore anche a novembre”. https://www.ilsole24ore.com/art/bonus-trasporti-nuovo-click-day-1-novembre-altri-35-milioni-AFCY0qRB?refresh_ce=1, accesso 04/11/2023
[3] Manuela Marziani. “Trenord, il prezzo di biglietti e abbonamenti aumenta del 4%: ecco le nuove tariffe”. https://www.ilgiorno.it/cronaca/trenord-aumento-prezzo-biglietti-abbonamenti-37d9eb8f, accesso 04/11/2023