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Alla festa comunista/3

La festa comunista di Monte Marenzo raggiunse l’apice della sua notorietà negli anni 1987/88, quando promosse incontri di grande livello culturale. Peccato che di alcuni eventi non abbiamo la documentazione fotografica, ne diamo comunque cenno per rispetto dei protagonisti e a futura memoria delle prossime generazioni.
La partecipazione fu tale che la Sala civica comunale non riuscì a contenere tutte le persone interessate, moltissime rimasero fuori e altri, come racconta una cronaca dell’epoca, nella calca assordante del venerdì sera assistettero sullo schermo installato sotto lo stand del ristorante.
Due edizioni indimenticabili dedicate all’ambiente della Terra e alla conoscenza dell’Universo, che hanno visto la presenza di ospiti eccezionali.
Sicuramente d’eccezione l’incontro con Margherita Hack, la grande scienziata delle stelle, ricercatrice di fama internazionale e divulgatrice straordinaria. Di recente la RAI ha mandato in onda una fiction dove viene raccontata la sua avventurosa vita, oltre che di scienziata, di fiera militante della democrazia e della libertà, irriducibile avversaria dei fascismi.
Sul nostro sito pubblicammo nel 2013 un resoconto dettagliato di quell’incontro che potete leggere al link: https://www.unpaeseperstarbene.it/2013/margherita-hack-a-monte-marenzo/
Non da meno la serata in cui ospitammo Janis Jaundzems, console sovietico a Milano e consigliere del Ministro degli Esteri dell’URSS.
Un incontro molto sentito e non facile da gestire. Jaundzems fu invitato a confrontarsi senza filtri sul disastro nucleare di Černobyl, avvenuto l’anno prima il 26 aprile 1986.
L’occasione è importante. In Sala civica viene presentato in prima nazionale dopo la mostra “Cinema e ambiente” di Pantelleria il film di Vadimir Scevcenko “Černobyl, cronaca dei giorni difficili”. Il regista per venticinque settimane sarà testimone di ciò che accadde, riprendendo con la cinepresa tutte le fasi per soffocare le radiazioni del reattore fuori controllo. Impressionante vedere la pellicola picchiettata dai buchini bianchi delle radiazioni e la pista sonora restituire l’impatto delle particelle simili a mitragliatrici. Il regista Scevcenko, come tanti che lavorarono per seppellire il reattore in un sarcofago, morì l’anno successivo per le radiazioni.
Questo eccezionale documento fu portato a Monte Marenzo grazie all’impegno di Graziano Morganti e della cooperativa Master Media.
Il diplomatico Jaundzems, anche in ossequio al nuovo corso della glasnost (apertura, trasparenza) voluto da Gorbačëv, non evitò di rispondere a nessuna domanda, anche le più imbarazzanti.
Una fotografia è dedicata a Laura Conti, partigiana, medica, ambientalista, politica e scrittrice, fondatrice della Lega per l’Ambiente e pioniera dell’ecologismo italiano.
Conti venne a Monte Marenzo a parlare del disastro di Seveso. Il 10 luglio 1976 dall’Icmesa, una fabbrica a nord di Milano, esce una nube tossica contenente molti chili di diossina, una sostanza allora quasi sconosciuta, che ricadde sul centro abitato. Laura Conti è all’epoca consigliere regionale e non risparmia il suo aiuto e la sua vicinanza agli abitanti di Seveso. Il suo impegno di scrittrice con “Vista da Seveso” e “Una lepre con la faccia di bambina” la fece conoscere oltre i confini nazionali e contribuì a far approvare in sede europea la direttiva per prevenire i rischi ambientali originati dalle attività industriali.
In quegli anni si parlava molto del buco dell’ozono che si stava pericolosamente allargando sopra l’Antartico, esponendo la Terra ai pericolosi raggi UV del Sole.
Alla festa comunista di Monte Marenzo organizzammo una serata con la partecipazione di Sandro Fuzzi, ricercatore dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima – Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAC-CNR). Ci spiegò come le attività umane, soprattutto l’immissione in atmosfera dei clorofluorocarburi (ora in parte non consentiti) contribuissero ad aggravare questo fenomeno. Però, quella sera, Sandro Fuzzi, richiamò la nostra attenzione sul ben più grave pericolo che incombeva sulla Terra: i gas serra e l’innalzamento delle temperature del Pianeta. Purtroppo di questo evento non possediamo foto.
Nella comunità che si confrontava sulle questioni di questa portata, riteniamo giusto postare le fotografie di due sindaci di Monte Marenzo, ora non più tra noi, che diedero il loro contributo alle discussioni: Ermanno Bonanomi e Nando Malighetti.

3^ PARTE. LA COMUNITA’ DEL SAPERE E DELLA POLITICA

Margherita Hack

Margherita Hack riceve un dono da Sergio Vaccaro

Il Console Janis Jaundzems intervistato da Graziano Morganti

Tavolo della presidenza al dibattito su Cernobyl

Laura Conti

La Sala civica nelle serate degli incontri

Il sindaco Ermanno Bonanomi

Il sindaco Nando Malighetti

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