“come rugiada” fa incontrare la solidarietà
Lions Valle San Martino, Lo Specchio e UpPer-un paese per star bene, Officina Badoni. Qual è il comun denominatore tra queste realtà del nostro territorio? La cultura, le relazioni e la solidarietà, generatori di comunità.
Officina Badoni, il 25 marzo scorso è stata la location dell’incontro. Nata come punto di riferimento per dare “spazio alle idee – come si legge dal loro sito – creando nuove connessioni e sinergie con il territorio circostante”, è stata restaurata dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese in occasione del suo 25esimo anniversario, trasformandosi in un luogo dedicato ai giovani e alla città di Lecco.
Nell’elegante auditorium, che ha mantenuto le arcate neogotiche originali della vecchia mensa, i soci dell’associazione “Lions club Valle San Martino” hanno invitato le associazioni Lo Specchio e UPper-un paese per star bene a presentare il loro recente progetto-docufilm “come rugiada” con la presenza del regista Carlo Limonta.
Lions Club è un’associazione filantropica che ha più di 100 anni ed ha nella sua mission l’impegno dei volontari di “servire la propria comunità, di soddisfare i bisogni umanitari e di favorire la pace e promuovere la comprensione internazionale”.
I Lions Club Valle San Martino erano presenti in 20. Il Presidente Aldo Valsecchi, assente per impegni improrogabili, ha mandato un saluto all’assemblea ed un ringraziamento a Lo Specchio per la realizzazione del docufilm e per l’attività di volontariato al CDD “Rugiada”.
Dopo un buffet nello spazio caffetteria-bar al piano terra, la serata ha avuto un inizio solenne, come sempre avviene per l’associazione, con il tocco della campana dei Lions e la lettura del Codice dell’Etica Lionistica da parte dell’Ing. Bonaiti Sandro. Ascoltarne la proclamazione genera un po’ di emozione e fa capire perché questo sodalizio è presente da anni nel nostro territorio con tante iniziative benefiche.
La parola è poi passata al regista Carlo Limonta che ha raccontato l’impegno, le emozioni, le attenzioni e le delicatezze di oltre un anno di riprese in un ambiente speciale e per lui inedito come quello del CDD “Rugiada” di Calolziocorte, frequentato da persone con disabilità grave. Con la sua telecamera aveva il compito non facile di raccontare con il massimo rispetto una realtà significativa del territorio, con i suoi componenti fragili, quelli che agli operatori e ai volontari piace chiamare “ragazzi”, qualunque sia la loro età.
Lo Specchio era rappresentato dal presidente Nava Alberto e dal vice Moreno Castelli che hanno motivato lo scopo del progetto del docufilm: valorizzare chi porta benessere alle persone disabili gravi e sollievo alle loro famiglie.
Nello specifico un servizio pubblico essenziale e poco valorizzato (il CDD “Rugiada” di Calolziocorte) e il volontariato dei soci de Lo Specchio, presenti da ormai 35 anni. Come disse Angelo Gandolfi (autore con Carlo Limonta di soggetto e sceneggiatura del docufilm) alla prima visione nella Sala Capitolare del Senato a Roma il 14 novembre 2024: lo spettatore scopre che chi decide di prendersi cura della persona fragile, trova il senso autentico della propria esistenza, viene generato a uno sguardo mite sul mondo, impara il valore del “noi” e dell’affidarsi agli altri.
Ad accompagnarli c’era anche Silvia Nava, che per tutto il ciclo di studi di 5 anni all’I.C. “Rota” di Calolziocorte ha avuto come compagno di classe un ragazzo disabile protagonista del docufilm. Ha descritto ai Lions l’esperienza vissuta, le difficoltà e il senso di inadeguatezza dalla sua classe e l’aiuto che la visione del film dà per superarle.
Un grazie particolare va a Renato Ratti dei Lions Valle San Martino, promotore della serata. Il suo rapporto di amicizia con Lo Specchio è nato grazie alla sua passione per la montagna e il nostro territorio. Con i Lions sostiene l’opera di manutenzione e promozione che da anni Lo Specchio svolge per il sentiero ad utenza ampliata “Paolo VI” al Pertus.
E come era iniziata… il suono della campana dei Lions ha concluso la serata.
Alberto Nava