L’idea del filo e la Signorina Calma
Trovarsi in piazza, una mattina d’aprile, con i bambini e con l’idea del filo: buona idea!
Il filo è quello dei gomitoli di lana (viola, verdi, arancioni, blu scuro) comparsi misteriosamente qua e là sul palco del piccolo anfiteatro, o appesi ad altri fili tesi che aspettano quel che succederà tra poco…
Arrivano in fila (in fila..!), per mano tra loro e con le insegnanti, i bambini della Scuola dell’Infanzia di Monte, tra sorrisi e saluti a chi già si trova in piazzetta: qualcuno di famiglia, nonni e non solo, e qualcuno incuriosito e attratto dall’invito a partecipare insieme a questo incontro aperto a tutti. C’è anche la Sindaca, e c’è chi passa per la spesa e magari si ferma.
Tutto è pensato, preparato, e non deve certo stupire la Maestra Dai Grandi Aghi che silenziosa intreccia, con qualche difficoltà ma serenamente seduta a bordo palco, un suo strano fazzolettone a maglie larghe…Tutto pensato.
Ma poi si improvvisa, sull’invito della Maestra Con il Microfono, che spiega com’è nata l’idea, grazie all’arrivo -qui alla Scuola dell’Infanzia – della Signorina Calma, con il suo originale animale di compagnia: l’Àlpaca, simbolo di tranquillità, col suo andare lento e il suo caldo mantello lanoso.
È stata lei, la Signorina Calma, a suggerire di riprendere il filo di quel fare insieme, senza fretta, come ai tempi dei tempi, imparando piano piano quell’utile e umile lavoro di mettere mani alla lana.
C’è anche una fiaba da ascoltare e la Maestra Che Appende le Figure segue la lettura dell’incredibile Storia del Filo Magico: un filo che mai finisce e diventa maglie, berretti e calore per tutti e per tutte le cose in giro per la città.
Sui sedili di sasso della piazzetta, Nonne, Nonni, Mamme e Altri Del Paese accolgono presso di sé una Bambina, due Bambini, a me son capitate tre Bambine: si prova a vedere cosa succede ad incrociare ferri e filo, o uncinetto e lana. Nascono piccole strisce, minimi braccialetti, perfino fiori dai petali a colori!
Nascono incontri, da vicino, tra chi si conosce e chi non si conosce.
Poi si mettono i Nomi, si torna a Scuola seguendo un filo lunghissimo, ma per strada si lasciano, invece che le briciole di Pollicino, piccole tracce di filo lavorato.
Restano appesi per qualche giorno, sul palco e a bordo piazza, i cartelli che spiegano i motivi della proposta didattica Fuori Scuola (e che qui alleghiamo).
Bella, l’Idea del Filo. Grazie Bambini, Maestre, Signorina Calma e la sua Àlpaca, Nonne e Nonni, Mamme, Gomitoli e Tutti Quanti!
Cristina Melazzi
(Qui di seguito, alcune immagini )