Patrioti a Monte Marenzo: sulle tracce dei fratelli Serpieri
Il Dott. Alessandro Serpieri di Covo (BG), ha inviato questa mail:
Gentili signori
mi chiamo Alessandro Serpieri e sto completando una ricerca storica sulla mia famiglia.
Ho trovato sul Web il bel pieghevole relativo alle celebrazioni per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia curato da Cristina Melazzi e Sergio Vaccaro nel quale si fa cenno ai fratelli Serpieri.
Publio e Marcellino Serpieri erano nati entrambi a Roma da Giulio Cesare, avvocato riminese trasferitosi nella capitale dello Stato Pontificio e Margherita Ceccani. Entrambi si laurearono in legge e furono amici di Vincenzo Monti.
Publio, divenuto consigliere di corte d’appello, fu segretario del burò dei Grandi Edili della Repubblica Romana.
In seguito, ambedue soggiornarono a Milano, prima di ritirarsi a Monte Marenzo.
Vi sarei grato se foste in grado di darmi ulteriori notizie relative al loro soggiorno a Monte Marenzo.
Il Dott. Serpieri, che ringraziamo per l’attenzione al nostro paese, fa riferimento al pieghevole del Comune per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La nostra scheda si richiamava al volume Monte Marenzo tra storia, ambiente immagini e memoria, ed. Comune di Monte Marenzo, dicembre 2000, (di cui eravamo curatori) e in particolare alle ricerche dello studioso Angelo Borghi, autore delle sezioni di storia.
In esse ricorre spesso il nome dei fratelli Serpieri nei capitoli “Tra Ottocento e Novecento” pagg. 101 – 111, e “Il lavoro a Monte Marenzo. Sviluppo storico”, pagg. 187 – 191.
Inoltre a pag. 114, nella scheda “lapidi e lapidi”, Borghi scrive:
In un piccolo recinto, resto del primo cimitero già esistente nel 1836 e appartenente alla famiglia del dottor Giulio Butti, si vede una bella stele dall’epigrafe scolorita sormontata da una clessidra alata, segno del tempo eterno. Alle pareti si notano due grandi lastre che ricordano due importanti personaggi del paese.
La prima concerne il poeta romano Publio Serpieri della Torre:
“A memoria / di Publio Serpieri romano / giureconsulto integerrimo / già consigliere d’appello della corte imperiale / in Roma sotto il governo francese / nelle grandi passate vicende di cui fu gran parte / potendo arricchire rimasto povero / colto poeta di vena facile ed originale / stimato da tutti i partiti amatissimo da molti amici / passato all’eternità munito di tutti i soccorsi di S. Chiesa / il 9 ottobre 1836 di anni 75 / Marcellino fratello più vecchio pose / nella speranza del Signore / pregandogli riposo”.
L’omaggio è scritto dal poeta e patriota Marcellino, morto poi nel 1848….
I fratelli Serpieri, poeti e patrioti, avi del Signor Alessandro, hanno lasciato una traccia significativa anche a Monte Marenzo. Con la scheda sull’Unità d’Italia, e ancor prima con il libro (tuttora disponibile in Biblioteca Civica), si è voluto rendere omaggio a tutte quelle persone che, come loro e come altri forse meno conosciuti, hanno contribuito a plasmare il nostro paese con il loro lavoro quotidiano, la loro vita, le loro idee.
Non perdiamo di vista questa bella storia, che ci aiuta a sperare…
Cristina Melazzi e Sergio Vaccaro
Dal “Giornale storico della letteratura italiana”, al sito https://archive.org/stream/giornalestoricod47toriuoft/giornalestoricod47toriuoft_djvu.txt
si legge:
Nato a Roma nel 1759, egli trascorse la prima giovinezza nel seminario di Osimo nelle Marche, ove ebbe compagno negli studi Annibale della Genga, il futuro Leone XII, in morte del quale il Serpieri ricordava, in un sonetto, gli anni giovanili insieme trascorsi, esprimendo la fiducia di poter con lui riannodare nell’altra vita l’antica amicizia. Compiuti gli studi legali, entrò, come segretario, al servizio della principessa Albani-Gasati a Roma e la seguì poi a Milano, rimanendo nello stesso ufficio fino alla
morte di lei.
Nel 1824 il Serpieri si ritirò con la famiglia Butti a Monte Marenzo (prov. di Bergamo) dove soggiornò tranquillamente fino alla sua morte, seguita nell’anno 1848.
Grazie mille!
Giovanni
Salve, in una ricerca storica, mi sono imbattuto in un sonetto scritto nel 1838 da Marcellino Serpieri. Sarebbe possibile conoscere i suoi dati (nascita e morte), grazie
Giovanni