Giornata contro la violenza sulle donne
La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne indetta dall’Assemblea generale della Nazioni Unite giunge come un momento di riflessione. Se si leggono i dati che riguardano l’Italia, le cifre sono da brivido: l’esercito delle vittime è composto da sette milioni di donne. Nell’universo femminile una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni è stata colpita nella sua vita dell’aggressività di un uomo e nel 63% dei casi, alla violenza hanno assistito i figli (dati Istat). Le più numerose ad essere colpite sono le donne più giovani, quelle tra i 16 e i 24 anni, ma nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate: il 96% delle donne non parla con nessuno delle violenze subite. I maggiori responsabili delle aggressioni sono i partner.
La violenza nega l’esistenza, il silenzio nega la violenza, diamo voce al silenzio.
Più il dato sulla violenza contro le donne assume aspetti più drammatici e allarmanti, tanto più il silenzio diventa assordante.
Per questo non rimaniamo in silenzio.
Questo post è un invito a discutere su cosa si possa fare per prevenire la violenza o denunciarla quando è già accaduta.
Uscire dal silenzio è possibile.
Vorrei ricordare che nel nostro territorio sono attivi da anni, grazie all’impegno di donne avvocato e molte altre, i recapiti dei Centri Antiviolenza di Telefono Donna di Lecco (0341. 363484) e di Merate (“L’altra metà del cielo”039.9900678), a cui ci si può rivolgere con garanzia di riservatezza per ascolto, sostegno, consulenza.
Mi permetto di segnalare a questo link:
http://www.pdlecco.it/public/pub_files/VOLANTINO_25.11.2011VIOLENZA.pdf
il comunicato delle donne del partito democratico lecchese (oggi presenti in piazza XX settembre fino alle 18) con tutte le informazioni pratiche utili per chi si trovasse in situazione di necessità o fosse interessata alla questione.
Per gli amministratori o rappresentatnti negli enti locali, è possibile sottoscrivere o elaborare un o.d.g. di impegno a istituire punti di tutela o a sostenere la Libera-rete antiviolenza o comunque a promuovere attività di sensibilizzazione e formazione al reciproco rispetto tra i generi.