La primavera interiore
Riceviamo da Anna Maria Scapolo una riflessione, che volentieri pubblichiamo, sull’avvicendarsi delle stagioni dove la natura colora il senso del tempo.
Con la primavera in arrivo ciascuno di noi sente che il proprio modo di vivere sta per cambiare. Sara’ per le giornate un po’ più lunghe, per il sole, per la limpidezza del cielo che ti ingigantisce le montagne, sarà per i fiori che spuntano timidamente o per le gemme sugli alberi che ti fanno pensare, nonostante le nostre frenesie quotidiane, alla forza della natura che riprende il suo ciclo vitale.
Il freddo dell’inverno o le piovose serate, quando anche la nebbia ci mette la sua parte facendoci ricordare la poesia del Carducci “la nebbia a gl’irti colli piovigginando sale ….”, sono arrivati, talvolta, fino all’anima ma con la primavera tutto sembra scongelarsi, liberarsi, scaldandoci un po’ il cuore. E’ più facile vedere gente che sorride in primavera, che fa più progetti: “la primavera e’ la stagione dei progetti e dei propositi” scriveva Tolstoj.
Sì, nonostante il ripetersi dell’avvenimento, la primavera non cessa di meravigliarci, forse perché è il segno misterioso di un generale risveglio.
Anna Maria Scapolo 05/03/2010
Sì, Anna Maria, “la primavera non cessa di meravigliarci”, come dici tu. Anche se oggi sembra essere tornato l’inverno, è proprio come dici in queste belle riflessioni.
Grazie per averle scritte e averci dato l’opportinità di leggerle.
Sergio