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“La strencia”. Una cartolina di Andrea Mangione

Ieri Andrea Mangione, ufficialmente in ferie come mi ha detto, si chiedeva se ci sono ancora cartoline postali di Monte Marenzo (poi le ha trovate da Gina). Dopo avermi lasciato, ha scattato questa foto di un luogo caratteristico di via Colleoni, proprio in centro al paese, quasi una cartolina del giorno d’oggi alla quale si potrebbe aggiungere un “Saluti da Monte Marenzo”.

Guardando questa cartolina non ci sembra vero che fino a pochissimi anni fa quella strettoia era l’unica via di comunicazione tra la parte alta del paese, verso San Gregorio e Cisano, e quella bassa, verso Calolzio.

La via era una volta una “strada provinciale”, di qui passava ogni genere di mezzo: automobili, due ruote e trattori e naturalmente i pedoni che dovevano stringersi nei portoni quando magari un grosso camion sfiorava i muri della “strencia”.

Ma quello che capitava di incredibile (e accadeva da anni), in un tratto senza semaforo e senza senso unico alternato, era una sorta di regola non scritta ma sempre applicata da tutti i guidatori.

Il diritto di precedenza era di chi imboccava per primo la “strencia”. Il guidatore del mezzo che si doveva fermare all’imbocco da un lato o dall’altro della via, aspettava il proprio turno.

Una regola di buon senso, se non di buona educazione, appunto non scritta, che non ha fatto mai registrare incidenti in tanti anni (uno solo negli ultimi tempi, ma per fortuna di lieve entità).

Nostalgia? Niente affatto. Ora la via, sgombera di automobili, ha ripreso il suo vecchio fascino e ruolo di passaggio per le persone a piedi, e accade ancora che passi di qui la transumanza, come in questa foto scattata nel 1998.

In questo caso nessun dubbio: la precedenza era delle pecore.

 

 

Un pensiero su ““La strencia”. Una cartolina di Andrea Mangione”

  1. Bravo Andrea.
    La “strencia” per chi è di Monte, è stata la strada di quando si andava a scuola,si andava a Messa o all’oratorio,in “bottega” la strada di quando si passava in auto.
    Ora è la “strada”per una tranquilla passeggiata,il ciotolato la rende ancor più bella, ma… aimè purtroppo devi fare i conti con i bisogni lasciati dai cani, perchè i loro proprietari,non li raccolgono.Io passo tutti i giorni per recarmi al lavoro e purtroppo noto questa forma di maleducazione.(sporco e puzza)E’ veramente una vergogna!!!

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