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Storie di donne e lavoro oggi a Garlate

C’è un po’ anche di Monte Marenzo nella giornata di oggi al Museo della seta di Garlate.

In un collegamento ideale con la Giornata Internazionale della Donna, anche oggi (15 marzo) si è “festeggiato” l’8 marzo. Lo si è fatto in un luogo femminile per eccellenza che ha visto tante donne e bambine lavorare in condizioni difficili e faticose.

E a guidarci è stato proprio un amico di Monte Marenzo, Roberto Milani, per la Cooperativa Liberi Sogni che ha in gestione le aperture del Museo da quando è stato riaperto il 30 novembre scorso https://www.unpaeseperstarbene.it/2013/il-canto-di-una-donna-%E2%80%9Criapre%E2%80%9D-il-museo-della-seta-di-garlate/

Roberto fa iniziare questo viaggio sul filo della memoria che tiene vivo il ricordo delle filandére fuori dal museo, citando il racconto “le strade a piedi” scritto da Cristina Melazzi nel nostro libro “Monte Marenzo tra storia, ambiente, immagini e memoria” di quelle donne di Monte Marenzo che partivano a piedi per andare a lavorare nelle filande fuori dal paese (rileggete quelle pagine dense di storia e memoria e rivediamo quelle donne….).

Il racconto si interrompe perché il Gruppo corale “Controcanto” inizia ad intonare le canzoni di filanda. Lo faranno spesso durante la visita guidata al museo. Sentirle lì, proprio nelle stanze che ospitavano le filandére è molto suggestivo, alcuni dei visitatori (anche qualche anziana filandéra presente) ricorda le parole e si unisce al canto

(qui un breve canto: controcanto )

Durante la visita altre letture dal nostro libro tratti dalle pagine su “la bachicoltura domestica un impegno per tutta la famiglia contadina”: “I ca-aler? Du mis de galera!” – “I bachi da seta? Due mesi di galera!” (Cristina Gandolfi).

E dopo la visita (bravo Roberto ad averci spiegato ogni cosa), le parole del Consigliere Mattia Morandi a unire quelle donne idealmente a noi, alle donne di oggi, che, pur vivendo in condizioni sociali migliori, ancora faticano ad avere parità di diritti nel lavoro, nella politica e nelle relazioni. E a ricordare la tragedia di Chiuso invitando il pubblico ad un minuto di silenzio.

Poi altre storie di donne nello spettacolo “Bambole” di Candelaria Romero (a questo link una mia recensione fatta per la rappresentazione dello spettacolo a Monte Marenzo https://www.unpaeseperstarbene.it/2012/un-bidone-della-spazzatura-sul-palco/  e le foto di Adriano Barachetti). Lo spettacolo è sponsorizzato da Amnesty International, presente anche oggi a Garlate insieme alle nostre amiche di Telefono Donna Lecco, che hanno sostenuto il nostro teatro civile di “Io sono la mia opera”.

Infine un “fuori programma” significativo, con altre donne protagoniste: la consegna, da parte del Sindaco Giuseppe Conti, degli attestati di partecipazione ai corsi di italiano (un modo per integrarsi e comunicare) ad alcune donne extracomunitarie.

Un pensiero su “Storie di donne e lavoro oggi a Garlate”

  1. Come un occhio esperto potrebbe notare da una delle foto fatte da Sergio io pure mi trovavo li ieri pomeriggio e ho avuto modo di seguire sia la visita guidata condotta da Roberto che il successivo spettacolo. Vorrei quindi cogliere l’occasione per fare pubblicamente i miei complimenti per come è stata condotta la giornata di ieri. Assolutamente perfetta e interessante, sia per quanto riguarda la visita che per quanto riguarda gli interventi di “testimonianza” che, infine per le musiche e lo spettacolo finale. Insomma, un gran pomeriggio

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