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La Divina Commedia e il nostro tempo

L’appuntamento con Mario Pigazzini, psicologo e psicoanalista autore dell’opera “Freud va all’inferno”, accompagnato da Grazia Dell’Oro direttore editoriale della emuse presso la quale i volumi sono pubblicati, ha avuto un solo protagonista: Dante Alighieri. La sua figura di straordinaria potenza è capace, a distanza di sette secoli, di affascinare e coinvolgere i contemporanei.

La riprova è stata la presenza in sala civica di un nutrito e attento uditorio, che ha accolto oltre le previsioni l’invito di UPper e della Biblioteca civica, rappresentata quest’ultima dalla neo presidente Virginia Vitali, la quale ha aperto la serata con un breve saluto.

Il piano dell’opera previsto in sei volumi – quattro già pubblicati – è la trasposizione rivista e corretta di un ciclo di conferenza sull’Inferno della Divina Commedia tenute da Mario Pigazzini a Galbiate pochi anni fa. Un lavoro ambizioso, come ha sottolineato Angelo Gandolfi introducendo l’incontro, perché ingaggia un corpo a corpo intellettuale e passionale con un gigante del pensiero, definito da Pigazzini come il maggior poeta dell’inconscio, uno psicoanalista e terapeuta ante litteram di grande acutezza e sensibilità.

Chi temeva una conferenza pedante e noiosa ha invece avuto modo di apprezzare il registro dialogante e brioso della serata, e dal pubblico (l’amico Ruggero Meles) è arrivata la chiosa più efficace: mi è venuta voglia di rileggermi la Divina Commedia.

I temi richiamati e i rimandi tra letteratura, psicoanalisi, neuroscienze, storia e altro ancora, sono stati numerosi e intriganti, tanto da farci dire che l’esistenza così sospesa tra mondo reale e trascendenza, a ben guardare e come antidoto del caos e smarrimento che percepiamo attorno a noi, tiene e avanza se coltiviamo il bene in favore della condizione umana.

Dire in breve il pensiero di Dante, oppure uno dei fondamenti della sua Commedia, definita da Boccaccio, Divina, non sarebbe cosa da fare, ma lo spazio si impone e ci provo con questi quattro versi:

Colui lo cui saver tutto trascende,

feci li cieli e diè lor chi conduce

sì ch’ogni parte ad ogni parte splende,

distribuendo igualmente la luce:

Una grande riflessione di Dante sulla conoscenza e sulle relazioni che permeano la nostra vita, da Pigazzini così commentata: Ogni realtà getta la luce sulle altre… ogni diversità è egualmente importante per la comprensione dell’altro e del tutto, avvicinandosi a quelle che noi oggi chiamiamo “teoria dei sistemi dinamici complessi e teoria dell’informazione”.

La cosa migliore è comunque leggere la Divina Commedia e magari leggerla in appendice a questi sei bei volumi editi, anche online, dalla emuse (www.emusebooks.com). emuse è una casa editrice digitale indipendente, che sperimenta percorsi e prodotti innovativi mossa dal desiderio di avventurarsi liberamente e con curiosità nel panorama editoriale. Dalle scienze sociali alla psicologia, dalla fotografia alla storia dell’arte, per difendere i pensieri attraverso le parole e le immagini.

Una nota a margine, particolarmente significativa.

L’autore ha proposto alla Casa Editrice di devolvere le sue royalties a favore del progetto “Sostegno agli studenti di Agadez-Niger” che supporta l’istruzione qualificata per gli adolescenti della regione dell’Aïr, Niger.

Il progetto è realizzato in collaborazione con l’associazione Les Cultures di Lecco (www.lescultures.it) e l’ong AFAA (Niger).

Attraverso l’acquisto di questo libro contribuisci anche tu alla realizzazione del progetto.


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