Lucia Mondella apre la sua casa a Telethon
Nel rione lecchese di Olate, l’edificio al n. 19 di via Caldone, da più studiosi è indicato come la presunta casa di Lucia Mondella, personaggio centrale dei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, il quale così descrive il luogo: “Aveva quella casetta un piccolo cortile dinanzi, che la separava dalla strada, ed era cinto da un murettino”.
Il sito è di proprietà privata e non aperto al pubblico. Le famiglie che la occupano, in via del tutto eccezionale, il 12 dicembre 2014, dalle ore 9.00 alle ore 20.00, spalancheranno il portone del cortile, per consentire ai promotori di Telethon di accogliere quanti intendono sottoscrivere una donazione in favore della ricerca sulle malattie genetiche.
Sarà un’occasione da non perdere per gettare lo sguardo sul rustico cortiletto, dominato da una vecchia torre “colombera”.
Alle ore 10 aprirà l’evento il sindaco Virginio Brivio. Seguiranno le straordinarie performance di alcune personalità del nostro territorio.
L’attore Gianfranco Scotti leggerà alcuni brani dei Promessi sposi da lui tradotti in dialetto lecchese e, a sottolineare l’universalità del capolavoro manzoniano, seguiranno le letture di:
Antonia Bellomo, Prefetto di Lecco, in dialetto barese
Mimma Vassallo, vice Questore di Lecco, in dialetto napoletano
Giovanni Bellati in dialetto premanese.
Tra il pubblico hanno già annunciato la loro presenza una ventina di alunni dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco e un gruppo di studenti del Liceo Classico Statale “A. Manzoni” di Lecco.
Per l’occasione Sarà allestito un banchetto per la distribuzione dei panettoni Telethon e dei dolcetti della notte di Santa Lucia. Inoltre, saranno offerte le noci di fra Galdino, che nel romanzo del Manzoni è il cercatore di noci per conto dei frati cappuccini del convento di Pescarenico.
Con questa iniziativa Telethon è certo che la generosa disponibilità dei proprietari di aprire per un giorno il portone della Casa di Lucia, sarà corrisposta da tante persone richiamate da un appuntamento di indubbio significato culturale e dalla volontà di condividere una campagna di grande valore civico e sociale.