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Due o tre cose sul bilancio comunale

Il bilancio del comune di Monte Marenzo per il 2015, approvato dall’assemblea consiliare la scorsa settimana, riesce anche se a fatica a mantenere il complesso dei servizi e delle prestazioni in favore dei cittadini. Questo nonostante la inarrestabile diminuzione dei contributi statali. Basti pensare che al fondo di solidarietà in un anno è stata tagliata la somma non indifferente di 86.000 euro.

Quindi, non era infondato il timore che come lo scorso anno si mettesse mano alle tasse locali per fronteggiare le esigenze di bilancio, invece le aliquote e le addizionali restano le stesse. In sintesi, TASI 2,5 per mille sulla prima casa, IMU 8,2 per mille, IRPEF al 7,00 per mille.

L’Amministrazione ha preferito battere un’altra strada e ricercare delle economie nelle spese della macchina comunale, anche se queste non possono essere compresse oltre il livello necessario a mantenere la qualità e l’efficienza delle prestazioni erogate. La conseguenza sarebbe condannare la nostra comunità locale ad un lento declino, e questo nessuno lo vuole.

Pertanto, è da salutare come positiva la scelta di associare in forma convenzionata la quasi totalità degli uffici e delle mansioni con il comune di Carenno, con il risultato immediato di condividere il personale e il relativo costo. Guardando il bilancio nel 2014 l’onere complessivo dei dipendenti è stato di 361.000 euro, mentre per il 2015 si prevede una spesa di 337.000.

Una considerazione è d’obbligo. Nei nostri piccoli comuni generalmente non esiste una sovrabbondanza di personale, quindi il condividerlo tra più enti locali deve essere un’operazione di equilibrio e di giusta misura, per non peggiorare la funzionalità delle strutture amministrative.

Senza dubbio positivo lo sforzo di contenere le cosiddette spese di carattere generale, come la scelta più oculata dei gestori di servizi come gas ed energia elettrica. Per il funzionamento complessivo si prevede un’economia di circa 10.000 euro rispetto allo scorso anno; può sembrare trascurabile, ma in questo caso è la tendenza che conta.

Come dicevamo il cuore del bilancio è la capacità di mantenere i servizi qualificanti in favore delle persone. Questa, una vera eccellenza nel nostro comune, che trova pochi paragoni nel territorio anche rispetto a realtà ben maggiori.

Qualche dato.

Il complesso dei servizi sociali vedono un impegno di 306.000 euro, che rappresenta oltre il 21% della spesa corrente. I servizi di sostegno all’istruzione e alla cultura ammontano € 207.000, La loro somma è oltre il 36% della spesa corrente.

Si confermano quindi anche per il corrente anno l’erogazione di interventi particolarmente qualificati, quali le provvidenze per il diritto allo studio, i trasporti scolastici, il premio allo studio, il nido, il sostegno alle politiche giovanili, l’assistenza ad anziani e disabili, il sostegno educativo, e via elencando.

Rilevante appare anche l’impegno per le pratiche sportive, che privilegiano la fasce più giovani della popolazione. L’impennata è negli investimenti per la costruzione degli spogliatoi della palestra (120.000 euro, dei quali 50.000 euro dati dalla Regione). All’osservazione se non era meglio prima affrontare le pessime condizioni in cui si trova la pista di pattinaggio, l’Amministrazione risponde che questa opera è oggetto di un contenzioso in corso coll’impresa Biffi, gestore del centro sportivo ed esecutore dell’impianto in questione, che purtroppo da qualche tempo ha dichiarato la procedura di fallimento.

Un’altra voce significativa (pari a circa 148.000 euro) è il costo per la gestione dei rifiuti e per la raccolta differenziata. Se poi andiamo a vedere nel dettaglio scopriamo che la metà del costo è nella raccolta e trasporto dei rifiuti. Scaduto il contratto con l‘impresa che svolge questo servizio, nella relazione al bilancio si prefigura l’intenzione di affidarlo alla SILEA, con l’obiettivo di contenere i costi e mantenerli per un lungo periodo.

Riassumendo, il risparmio sulle spese correnti ammonta a poco meno di 50.000 euro rispetto alle uscite del 2014.

Su questo programma economico la minoranza ha espresso un voto di astensione. Considerata l’importanza dell’argomento, nel linguaggio della politica questo atteggiamento equivale ad un sostanziale consenso.

Buon-Governo_lorenzetti

Effetti del buon governo in città. Ambrogio Lorenzetti

 

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