La Scuola Primaria di Monte Marenzo quest’anno ha elaborato un progetto didattico che arricchisce l’offerta formativa imperniato sulle emozioni. Un progetto estremamente interessante che pensiamo sia utile far conoscere anche al di fuori dalle mura scolastiche.

Abbiamo chiesto all’Insegnante Responsabile Roberta Motta di spiegarne i contenuti. La ringraziamo per averci mandato questo articolo.

PROGETTO “AD OGNUNO LA SUA EMOZIONE”

SCUOLA PRIMARIA “A. COLOMBO” – MONTE MARENZO

– a.s. 2016-2017

Da qualche tempo noi insegnanti ci siamo trovate e trovati a confrontarci assiduamente, al nostro interno, sui comportamenti emotivi che i nostri alunni mettono in atto sia nelle situazioni strettamente didattiche (la lezione in classe), che in quelle informali (il gioco libero, l’uscita, …).

Condividendo le nostre impressioni ed osservazioni anche con colleghe e colleghi di altri ordini di scuola (cioè la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di Primo Grado), stiamo assistendo ad un aumento della difficoltà dei nostri bambini ad esprimere quello che sentono e provano, quasi fossero poco abituati al confronto con gli altri e alla riflessione su se stessi.

Gli sforzi quotidiani che noi facciamo in classe sono spesso quelli del “direttore d’orchestra delle emozioni”, che deve dirigere, controllare, aiutare ad organizzare il flusso continuo di pensieri e le azioni che pervadono i bambini. Anche noi, come loro, veniamo “assorbiti” dalla velocità che caratterizza i nostri tempi; anche noi, come loro, ci troviamo a dover gestire più situazioni contemporaneamente. I bambini, però, hanno bisogno del tempo per imparare ad elaborare quella giusta distanza dagli avvenimenti che ora non hanno rischiando, in preda agli avvenimenti stessi, di farsi sopraffare da essi.

E’ per questa serie di ragioni che noi insegnanti abbiamo scelto quest’anno di dedicare del tempo (sì, proprio così, “dedicare” del tempo, non solo “fare qualcosa”) al tema delle emozioni. Oltretutto, mettendoci in una posizione privilegiata: quella degli osservatori.

Mi spiego. Aiutati dall’esperienza sul tema (e sul campo) delle educatrici di M.O.S.A.I.C.O., nello specifico Chiara Valsecchi, e dall’arteterapista Luisa Colombo, abbiamo scelto di condividere a partire dal mese di ottobre, per tutti i bambini della scuola, un percorso alla scoperta delle emozioni.

Gli obiettivi sono vari. Anzitutto c’è la necessità di poter parlare di emozioni con loro. Sicuramente, desideriamo che tutti possano esprimersi ed essere coinvolti. Ma, aspetto più significativo (e che sappiamo non esaurirsi solo in questi incontri), c’è lo sforzo di poter munire i bambini di strumenti adatti per costruirsi un bagaglio emotivo, che consentirà loro di instaurare legami e relazioni significative.

Come avvengono gli interventi in classe?

Sono previsti 5 interventi per classe: nei primi 4 si alterneranno gli interventi di Chiara Valsecchi con quelli di Luisa Colombo, l’arteterapista che ci affiancherà. L’ultimo intervento sarà aperto alle famiglie.

Ai bambini verrà data la possibilità di parlare “sulle emozioni e delle emozioni”, attraverso l’espressione verbale, il linguaggio del corpo, dei colori e dei suoni. Qui il ruolo fondamentale di Luisa Colombo, i cui laboratori sono finalizzati al potenziamento dell’espressione e della creatività, per contribuire sia ad una maggiore comprensione di se stessi, sia ad una comprensione di ciò che avviene quotidianamente nella realtà circostante.

All’interno di ciascuna classe, inoltre, le e gli insegnanti, che come ho accennato sopra, hanno un ruolo di “osservatori”, condividono e si confrontano sull’esperienza vissuta durante questi interventi/laboratori e, liberamente, in reazione alle inclinazioni di ciascuno, hanno la possibilità e la libertà di riprendere il discorso delle emozioni attraverso l’arte, la letteratura, la scienza, o altre discipline, secondo percorsi che ciascuno gestirà in autonomia.

Roberta Motta