Papa Paolo VI e il Pertüs
Domani, venerdì 24 agosto alle ore 14, l’Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini intitolerà il sentiero del Pertüs a Papa Paolo VI. Un percorso accessibile a tutti che si snoda in un ambiente bellissimo tra Forcella Bassa e un edificio denominato ex Convento.
Molti si sono chiesti la ragione di questa dedica. Che c’entra quel Papa con un sentiero di mezza montagna di una località poco nota?
In breve questo è il racconto tratto dalle testimonianze raccolte presso la Parrocchia e il Comune di Carenno.
L’ex Convento è l’ottocentesco Grande Albergo del Pertüs, uno dei primi hotel di montagna costruiti in Lombardia per le vacanze della Belle Époque.
Successivamente divenne la Casa colonia estiva dei seminaristi di Venegono e ha visto la presenza di figure insigni legate all’Arcidiocesi di Milano
Di rilievo, la visita e la permanenza al Pertüs dell’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Giovanni Battista Montini, dal 1963 Papa Paolo VI, documentata nel maggio del 1957. Montini rimase tre giorni, accompagnato dal Rettore Mons. Giovanni Colombo, che succederà sulla Cattedra di S. Ambrogio, come nuovo Arcivescovo di Milano, appena Montini sarà eletto Papa.
In quei giorni Montini non si limitò a rimanere nella casa-colonia con i seminaristi e i superiori del seminario, ma incontrò anche le persone che abitavano al Pertüs, soprattutto contadini, come testimoniato dai fratelli Rossi, di cui il padre era custode della casa.
Romilda Rossi, che vive ancora al Pertüs, racconta, tra l’altro, di Montini con la macchina fotografica intento a fotografare le persone e i paesaggi del luogo. L’Arcivescovo fece alla loro famiglia una foto che conserva tuttora. Montini, con la foto, fece loro recapitare un maglione bianco al padre e il letto dello stesso Arcivescovo.
Pochi tratti che sottolineano l’importanza storica che nel tempo ha legato la presenza del Seminario di Venegono al Pertüs. Una presenza che diede non poco lavoro ai contadini gravati dalle fatiche di vivere in un luogo aspro e in tempi certamente non facili.
Queste sono le motivazioni che hanno spinto la comunità di Carenno a dedicare quel tratto di strada all’Arcivescovo di Milano, card. Giovanni Battista Montini, ora beato Papa Paolo VI, del quale quest’anno si ricorda il quarantesimo anniversario della scomparsa.
Dedicare il sentiero a Papa Paolo VI, che ora è percorribile da tutti grazie all’impegno delle istituzioni e delle associazioni di volontariato, nonché della Chiesa Valdese, è riconoscere il valore di una presenza che ha stabilito un forte legame con la popolazione e il luogo, e ancora oggi dà senso a quanti qui salgono per trovare un po’ di pace e serenità.