Zone verdi
A Calolziocorte, il Sindaco Ghezzi e la maggioranza della Lega e centrodestra hanno istituito nove “zone rosse” e cinque “zone blu”. I colori rappresentano diversi gradi di incompatibilità tra eventuali strutture per profughi e le immediate vicinanze: il rosso indica luoghi vietati, come la stazione e le scuole dove il no ai migranti è preventivo, il blu si riferisce alle aree che interessano oratori e biblioteche. Qui sarà necessario il nulla osta dagli uffici comunali, e tra gli eventuali centri d’accoglienza e le zone blu dovranno esserci almeno 150 metri di distanza. Finora solo per le sale da gioco e slot machine si era disposto la distanza di sicurezza da luoghi sensibili, come scuole, oratori.
Perché?
Riportiamo le ragioni del Sindaco, non quelle scritte dai giornali, ma quelle ascoltate dalla sua voce nell’intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto su Radio Capital: “In un altro centro d’accoglienza, a Lecco, si faceva spaccio di droga. Quindi in modo preventivo, e per salvaguardare i plessi scolastici, abbiamo preso questa decisione.” Concetto ribadito anche in un video a “IlFattoQuotidiano.it”.
Nello stesso video, Paolo Casu, dell’Associazione Il Gabbiano Onlus di Calolziocorte, che si occupa dell’accoglienza diffusa e Luisa Zuccoli, Dirigente dell’Istituto comprensivo di Calolziocorte, sottolineano invece che l’integrazione a Calozio è in atto da anni nelle strutture dedicate e nelle scuole.
Ma seguendo l’equazione del Sindaco Ghezzi: “là è successo questo, quindi noi facciamo così”, potremmo chiedere che (è una provocazione, badate bene): visto che da qualche parte in Italia un cane ha azzannato un bambino “in modo preventivo, e per salvaguardare i plessi scolastici”… dovremmo istituire zone rosse (e zone blu) per… i cani!
Non esageriamo, diranno chi ama più i cani delle persone. Il mio è buono, non fa niente… Già. Il problema è che non si farà nulla contro i cani (lo speriamo bene), mentre queste misure vengono prese perché ci sono di mezzo i migranti. D’altra parte ormai è di moda spararle grosse contro di loro.
Mi metto nei panni di un migrante e forse sarei costretto ad augurarmi ad essere cane e non una persona.
Quello che dovrebbe indignare tutti, è che questi provvedimenti non c’entrano nulla col buon governo di una città, è solo propaganda e pura e semplice discriminazione e segregazione razziale.
Datemi pure del buonista. Noi diciamo solo di “rimanere umani”.
Da LeccoNotizie:
Calolzio e migranti. I parroci al Comune: “Ritirate quel documento”.
Da LeccoOnline
Calolzio: presidio contro le ‘zone rosse’ per i migranti. In piazza anche un’intera classe del Rota. ‘Non ci sentiamo minacciati’
vedi link:
https://lecconotizie.com/politica/calolziocorte-politica/calolzio-e-migranti-i-parroci-al-comune-ritirate-quel-documento/
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=43881&origine=1&t=Calolzio%3A+presidio+contro+le+%27zone+rosse%27+per+i+migranti.+In+piazza+anche+un%27intera+classe+del+Rota.+%27Non+ci+sentiamo+minacciati%27
Niente di nuovo sotto il sole, è già accaduto più volte nel secolo scorso: tirare su muri, stendere fili spinati, educare al disprezzo, fomentare l’intolleranza. Anche voi lo sapete come è andata a finire; sempre male.
Si comincia dalle piccole cose. Battute cattive, così, solo per farci su due risate. Poi è un crescendo incontrollabile: atteggiamenti provocatori, censure, regole scritte, azioni concrete che colpiscono il corpo e lo spirito delle persone.
Alcuni decenni fa si doveva costruire il muro contro i terroni; ora le barriere fisiche e mentali servono per tenere alla larga profughi, rom e sinti (anche se quest’ultimi sono italiani).
Se l’istinto è questo nulla ci garantisce che domani le barriere non servano in rapida successione a separare e rinchiudere i gay, i fedeli di Papa Francesco, le famiglie “irregolari”, quelli di sinistra, quelli democratici, quelli che amano la Francia, quelli che pretendono di restare semplicemente umani, quelli che…e via elencando.
Insomma, una tragedia. Un Paese, una Europa, un Mondo, frantumato in mille fazioni una contro l’altra armata.
Oppure, potrebbe esserci anche un finale a sorpresa. I maître à penser della Lega, a furia di costruire muri, ne restano prigionieri in una asfissiante solitudine, mentre fuori imperversa la vita, con tutti i suoi problemi e le sue meraviglie, le sofferenze e le gioie, tra nostalgie della memoria e desideri di futuro. Tutto e il contrario di tutto, ma sant’Iddio, vita!
Se la memoria non mi inganna, i muri nel secolo scorso ci pensarono altri ad erigerli e non di certo la Lega visto che ancora non esisteva….
Sono di Calolzio, frequento le scuole, ho paura delle droghe per i ragazzi e le ragazze che amo e che vorrei proteggere.
Sono rispettosa delle regole perché sono convinta che le regole servano a tutelare tutti noi e specialmente i più deboli.
Tuttavia, sono fortemente contraria al regolamento approvato dalla Giunta comunale di Calolzio, perché semplicemente lo trovo ingiusto.
Tale regolamento sancisce la probabile pericolosità di singole persone in base alla categoria a cui queste persone appartengono, stabilendo una inaccettabile equazione tra la condizione dii rifugiato e quella di criminale. Categorizzare così le persone è discriminazione, non ci sono altre parole.
Per questo motivo, pur sapendo di trovarmi, a Calolzio, in una minoranza davvero esigua, dico che #iononstoconghezzi.
Ilaria Bonaiti
Secondo lei dare delle regole ben precise equivale a discriminare? Segregazione razziale? Nessuno vieta di ospitare dei profughi/clandestini ,ma se permettete il Comune vorrebbe sapere come e dove!!! Nessuna zona è interdetta ai profughi/clandestini,semplicemente si è deciso di mettere delle regole!!Capisco che qualcuno ha cavalcato l’onda dando delle informazioni distorte e palesemente false (basta leggere alcuni giornali o ascoltare dichiarazioni di alcuni esponenti politici) per avere un po’ di visibilità’ visto che ormai si ritrova ai minimi storici,ma è sufficiente leggere la delibera per capire come realmente stanno le cose!!Piuttosto vorrei sottolineare i vili attacchi nei confronti del Sindaco Marco Ghezzi definito da alcuni “democratici ” come Fascista,Nazista,Fascioleghista e chi più ne ha più ne metta!!
Sicuramente anche io verrò tacciato da qualcuno come tale,ma non mi importa minimamente,perchè io sto con MARCO GHEZZI!!!
Enrico Mazzoleni