Telethon: 1200 studenti ad ascoltare Gerolamo Fontana sulle malattie genetiche
Gerolamo Fontana, Presidente dell’Unione Nazionale Lotta alla Distrofia Muscolare sezione di Lecco, ha incontrato ieri, insieme al Direttore scientifico di Telethon, Manuela Battaglia, circa 1200 studenti di tre Istituti lecchesi: il Liceo Bovara, Bertacchi, il Liceo Manzoni e l’Istituto Fiocchi.
Un’ora in ciascun Istituto. Una scena che si ripete da giorni in altre scuole e che si ripeterà in tutto il territorio a cura della Sezione UILDM Lecco, come avviene ormai da parecchi anni.
Gerolamo mi manda una foto. Eccolo là in fondo nell’aula magna dell’Università di Lecco, a parlare davanti ai ragazzi.
Gerolamo non è un ricercatore Telethon, ma semplicemente un ex operaio ed un padre di un ragazzo con la distrofia muscolare, eppure ha la capacità di arrivare alla testa ed al cuore degli studenti. Lo dimostra il fatto che l’attenzione dei ragazzi è massima e molte sono le domande che pongono.
Gerolamo, mi racconta di una giornata intensa ma è particolarmente soddisfatto. Per la prima volta, all’uscita dell’incontro con gli studenti del Bovara e del Manzoni, i ragazzi lo hanno salutato e ringraziato con una standing ovation!
“Segno che forse dopo 28 anni qualcosa riesco a fare”, ci dice.
Certo Jerry! Ne siamo convintissimi. Lo abbiamo già affermato quando in passato abbiamo assistito alle sue “lezioni” con gli studenti. Capace in modo diretto e semplice di catturare la loro attenzione raccontando a volte cose terribili, di malattie rare (purtroppo sempre più frequenti) e facendo esempi concreti di ragazzi che ha conosciuto personalmente e che combattono contro queste malattie. Ma, dice loro anche cosa può fare la ricerca scientifica e come si può sperare o contribuire concretamente a guarire qualcuno di loro. Illustra le finalità di Telethon orientate alla ricerca e alla rimozione delle cause che provocano ben 7000 malattie genetiche che possono colpire il nostro corpo. E infine li invita a diventare “ambasciatori Telethon”.
I ragazzi escono dall’incontro con la consapevolezza che possono fare qualcosa, raccogliendo o donando pochi euro per la Maratona Telethon in corso.
E’ vero, Gerolamo è riuscito ad emozionarmi tutte le volte che mi è capitato di ascoltarlo mentre si rapportava, con grande autorevolezza e competenza, con i ragazzi di ogni età e di ogni scuola sia essa primaria, secondaria o professionale. Secondo me ha scoperto di essere capace di catturare l’attenzione dell’uditorio grazie alla sua grande passione per il tema che tratta e chi lo ascolta avverte la forza degli argomenti ed il coinvolgimento nelle problematiche delle malattie genetiche e rare visto che le ha vissute in famiglia assistendo in modo esemplare il figlio Fabrizio che è arrivato a 35 anni vivendo la sua malattia circondato da amici, conoscenti e parenti che lo stimano e gli vogliono bene: ricordo ancora con emozione la serata di festa che tutti costoro gli hanno tributato recentemente nel salone dell’Oratorio di Monte Marenzo. Perciò auguro lunga vita e dedizione costante a Gerolamo ed a chi collabora con lui lavorando per la realizzazione di un impegno intenso ma estremamente significativo come quello di informare i giovani e, contemporaneamente, raccogliere fondi per la ricerca da destinare a Telethon. Avanti così Gerolamo!