Cosa ti aspetti, da un concerto di archi in Chiesa?
Ti aspetti che ci sia poca gente, invece nonostante l’autunno e le serie di Netflix, le persone a poco a poco hanno occupato le panche.
Ti aspetti un pubblico di una certa età, invece ti trovi seduta in mezzo a un gruppetto di ragazzini che sono curiosissimi.
Pensi di ascoltare un paio d’ore di musica “colta” e ti ritrovi a batter le mani a tempo e canticchiare sugli arrangiamenti dei Beatles, dei Pink Floyd, dei Coldpaly!
Ti immagini di trovarti di fronte quattro musicisti seri, impeccabili e concentrati data la difficoltà dei brani eseguiti, ma poi sorridi vedendo che loro per primi si divertono, giocano con le note e chiacchierano col pubblico accompagnandolo facilmente in un escursus musicale che va dal barocco al rock, passando dalle polche rumene che hanno sempre il loro perchè.
Ci sono state sorprese inaspettate lo scorso sabato sera in Chiesa, perchè il “Matrix Quartet” ha saputo intrattenere, divertire, coinvolgere chi era presente. Alessandro Apinti e Andrea Dall’Olio ai violini, Luca Colombi al violoncello e Nicola Curioni alla viola, ci hanno dimostrato con bravura e leggerezza come la musica sia sempre davvero per tutti e quanto possa “accomunare”.
Non è un caso io credo, che abbia percepito un senso di comunità, dato che l’organizzazione della serata era a cura di Anna Maria Scapolo: lei è una che sa bene promuovere iniziative di unione, ce lo ha dimostrato spesso. Chi conosce Anna Maria, vede bene come lei sappia facilitare il senso di appartenenza nelle persone, avvalendosi di ciò che da sempre muove l’animo umano: l’Arte. A volte è stato il teatro, a volte la poesia, questa volta la musica.
Dunque grazie Anna per questa serata inaspettata, grazie al Germoglio del Monte e naturalmente grazie ai Matrix Quartet.
Elisa Barachetti
Grazie mille ragazzi!!! Noi del Matrix Quartet ci siamo divertiti assieme a voi !
Alla Prossima !!!