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Il Coro Code di Bosco incanta Monte Marenzo. Una bella esperienza di “comunità”

“La musica è come la vita, si può fare in un modo solo: insieme.”  [Ezio Bosso].

Così si presenta sul loro sito web il coro Code di Bosco, che ha eseguito un concerto sabato 9 ottobre presso la nostra Chiesa parrocchiale a Monte Marenzo.

Ad invitarli è stata Anna Maria Scapolo che si è fatta in quattro, con gli amici dell’Associazione “Il Germoglio del Monte”, per organizzare la loro permanenza in occasione della 27^ Mostra del Fungo nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale di Monte Marenzo per “Sapori d’autunno 2021”.

Il coro ha incantato ed è stato applaudito in chiesa con un repertorio di musiche sacre, canti tradizionali e canti d’autore di ispirazione popolare.

https://www.facebook.com/100006628501277/videos/2099461323551758/

Il coro nasce nell’ottobre del 1988 ad Orsago, per iniziativa di una decina di appassionati di canto popolare e di montagna.

Gran parte dei membri ha maturato, fin da giovane, esperienze negli ambiti del volontariato, chi in organizzazioni scoutistiche, chi in gruppi religiosi, chi nell’ambito del recupero sociale. Forse è questo l’imprinting che fa da condimento, che porta certe cose in secondo piano e valorizza la bellezza dello stare insieme, di creare occasioni di incontro e condivisione, anche solo per una canta, anche senza pubblico, se la cosa li aggrada e li convince.

Lo si è visto domenica pomeriggio, quando la sensibilità di Anna Maria li ha condotti davanti alla casa di John Mangili, prematuramente scomparso. Lì, il coro ha commosso tutti intonando “Signore delle cime”, canto poi ripetuto presso la Mostra del fungo in ricordo di Elio Bonanomi.

https://www.facebook.com/100006628501277/videos/247942120609012/

Anna Maria ha avuto uno scambio di messaggi con il Coordinatore del Coro, Angelo Antoniazzi. Dicono che sono felicissimi. Hanno fatto una esperienza bellissima di comunità, elogiano la Comunità di Monte Marenzo per la partecipazione attiva, il volontariato e lo hanno proprio percepito. Sono rimasti contentissimi per l’accoglienza.

Anna Maria, dal canto suo, ringrazia tutti per la collaborazione, perché senza l’aiuto di tutti non avrebbe potuto realizzare questo sogno.

Una curiosità: i coristi hanno appeso alla cintura un bicchiere di metallo chiamato Gamèl (o pignatel, gamelìn, ecc), utile quando hanno occasione di brindare.

Allora… “prosit”!

(Foto di Angelo Fontana)

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