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4 Novembre per celebrare il valore della Pace

Si è svolta oggi, davanti al Municipio di Monte Marenzo, la Cerimonia del 4 Novembre in ricordo dell’armistizio della Prima Guerra Mondiale, dell’unità Nazionale e la giornata delle Forze armate

Gli Alpini hanno scandito il rito dell’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli. Poi “Il Silenzio” e la deposizione delle corone d’alloro davanti alle lapidi che ricordano i giovani di Monte Marenzo caduti durante le terribili guerre del secolo scorso. 

Non  sono mancati i contributi del sindaco Paola Colombo, del parroco don Angelo Roncelli e la presenza delle Associazioni di Monte Marenzo con i loro gonfaloni e gagliardetti.

Anche quest’anno erano presenti i bambini della scuola Primaria e dell’Infanzia.

Qui la galleria fotografica a cura di Adriano Barachetti che ringraziamo e più sotto riportiamo il discorso ufficiale del Sindaco.

Cari bambini, gentili maestre e cari concittadini,

Quest’anno il ritorno della vostra presenza, della presenza dei bambini della scuola primaria e della scuola dell’Infanzia, rende questa cerimonia particolarmente significativa.

103 anni fa, dopo mesi di durissime battaglie sostenute eroicamente dai nostri soldati si concludeva, con l’armistizio firmato a Villa Giusti a Padova, la Prima guerra mondiale e l’Italia completò l’Unità Nazionale con l’annessione delle città di Trento e di Trieste.

Oggi qui davanti al monumento dei nostri caduti, per fare onore al loro sacrificio e al sacrificio dei sedici milioni di morti, militari e civili di ogni nazionalità che hanno dato la loro vita per la propria patria durante la Prima Grande Guerra, dobbiamo celebrare il valore della pace.

Ciò che dobbiamo ricordare è che da una guerra non si esce mai vittoriosi: le guerre portano solo odio, paura, distruzione e morte sia ai vincitori, che ai vinti. Non esistono guerre “sante” o guerre “giuste” e non c’è nessun motivo per cui la guerra debba prevalere sulla PACE. La pace deve essere l’unico vero obiettivo, l’unico vero ideale per noi adulti e per voi ragazzi che abbiamo la fortuna di non aver mai visto la guerra con i nostri occhi.

La fratellanza, la concordia e la cooperazione sono l’UNICA via per superare i dissidi e difendere il benessere di tutti popoli del mondo.

Ed è per questo motivo che ognuno di noi deve impegnarsi ogni giorno: a scuola, in famiglia o con gli amici. A volte anche qui sorgono dei piccoli conflitti che dobbiamo cercare di risolvere pacificamente con il dialogo.  Dobbiamo rispettare gli altri affinché gli altri rispettino noi e anche se talvolta non la pensiamo allo stesso modo, non è necessario litigare, ma ci si può parlare e discutere civilmente.

La festa del 4 novembre non può essere solo un ricordo del passato, ma grazie alla presenza delle scuole si trasforma in un progetto per il futuro: un progetto di pace di cui i giovani saranno i protagonisti perché sono la nostra speranza e il nostro futuro.

Se oggi l’Italia è attraversata da una profonda crisi d’identità, la sua rinascita non può che passare dalla conoscenza e dalla tutela del suo passato. Bisogna amare la propria Patria rinnovandone i valori e gli ideali che l’hanno costituita.

E’ fondamentale, proprio in questa giornata, condannare la follia della guerra, la follia delle parole che incitano alle opposizioni, a creare nuovi muri che dividono e porsi invece in ascolto di ciò che il mondo ci dice, un mondo stanco di conflitti e che vuole la pace: la storia è ciclica ed è importante conoscerla a fondo per non ricadere nei medesimi errori.

Voglio inoltre ricordare che il 4 novembre è anche la giornata delle Forze armate che in Italia provvedono alla sicurezza dei cittadini e corrono in loro aiuto quando accadono calamità naturali come terremoti o alluvioni e all’estero operano in missioni internazionali di pace nei paesi dove purtroppo tutt’ora ci sono ancora delle guerre in corso.

Concludo salutando gli alunni della scuola Primaria e della scuola dell’infanzia, le insegnanti che ringrazio per essere intervenute, ringrazio i tutti i presenti, le Associazioni in particolare l’AIDO, l’Associazione Cacciatori e gli Alpini che non mancano mai, il nostro parroco don Angelo e auguro a tutti una buona e bella giornata.

W l’Italia !

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