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La montagna in tutti i sensi

Comunicato Stampa La montagna in tutti i sensi Coop. Liberi Sogni

Tre laboratori tematici della cooperativa Liberi Sogni al Cfpa di Casargo: ricette tradizionali, erbe locali e storie

Che cosa succede al Cfpa di Casargo in un anno difficile, fatto di zone rosse e classi alternativamente in DAD e in presenza? Succede che si pensa alla montagna: se nell’elenco dei sintomi correlati al Covid-19 sono molto frequenti i casi di perdita di gusto e olfatto, il progetto “La montagna in tutti i sensi” nasce proprio dalla riappropriazione dei sensi per raccontare e tutelare le montagne che ci circondano.
Di cosa si tratta
I profumi, gli odori e i sapori delle materie prime e delle ricette tradizionali, gli antichi mestieri connessi con la cucina: “la montagna in tutti i sensi” vuole essere l’occasione di creare un primo festival della montagna unendo cucina, cultura e territorio.
Non solo affidandosi alla memoria degli anziani, ma anche stimolando l’innovazione e il potere creativo dei giovani. Come? Coinvolgendo studenti e studentesse del Cfpa di Casargo in un percorso formativo esperienziale diviso in tre grandi filoni: un laboratorio sulle ricette tradizionali, uno sulle erbe locali e uno sulle narrazioni e le storie.
Il progetto è reso possibile anche grazie al cofinanziamento di Fondazione Cariplo (progetto Museo di Comunità).
Cosa è stato fatto fin qui 
I tre filoni laboratoriali sono stati portati avanti parallelamente durante tutto il corso dell’anno scolastico, in forte sinergia tra gli operatori della cooperativa Liberi Sogni e i docenti ed educatori del cfpa di Casargo: i momenti formativi si sono trasformati in
preziose occasioni di incontro con ospiti di rilievo (chef internazionali come Claudio Rossi, la presidentessa dell’associazione Museo di Premana Caterina Gianola, lo scrittore e autore Stefano Motta, il fondatore e direttore di Lecconews Sandro Terrani ); studenti e studentesse hanno raccolto informazioni sulle ricette tradizionali dell’alta valle ricostruendo storie e leggende appartenenti alle antiche lavorazioni; hanno imparato a riconoscere le erbe selvatiche che crescono nei boschi attorno alla scuola, hanno studiato le diverse forme di narrazione e storytelling connesse con i territori e le comunità.
Il tutto con l’obiettivo di raccontare la montagna attraverso una mostra collettiva che coinvolge tutti i sensi. Anche quelli dell’anima e del cuore.
Venerdì 11 e sabato 12 marzo
Il focus dell’evento in programma per l’11 e 12 marzo sarà sull’identità culinaria dell’alta Valsassina: il cibo, i prodotti e le ricette tipiche e le storie, le persone e i saperi di cui è intrisa. Un viaggio alla scoperta di sapori antichi resi moderni dai ragazzi della scuola, di odori, mestieri, prodotti del territorio. Pranzi e cene saranno preparati dai ragazzi stessi con ingredienti e ricette locali. Sarà possibile visitare anche una mostra interamente realizzata dagli alunni con un erbario composto con erbe selvatiche di montagna. Ci sarà spazio anche per interviste a tema culinario e showcooking. I più piccoli potranno cimentarsi nei laboratori alla scoperta delle erbe selvatiche.
L’evento “La montagna in tutti i sensi” vede la luce grazie al lavoro in forte sinergia tra gli esperti della cooperativa Liberi Sogni, i docenti e gli educatori del Cfpa Casargo, i ragazzi e ragazze delle attuali classi seconde con indirizzo cucina, pasticceria e sala.
“Con questa iniziativa abbiamo stimolato il potere creativo dei nostri giovani studenti, coinvolgendoli con i docenti e con esperti del settore in un percorso formativo esperienziale che li ha portati ad esplorare e conoscere il territorio locale, a raccogliere
storie e erbe selvatiche recuperando antiche ricette e tradizioni. Ora gli studenti avranno l’opportunità di mostrare e comunicare al pubblico gli esiti del loro lavoro. Questo è uno dei valori aggiunti della didattica al Cfpa di Casargo” racconta Marco Cimino, direttore del Cfpa Casargo.
“Siamo contenti della forte sinergia che si è creata tra gli esperti della cooperativa, i docenti, gli educatori e gli studenti del Cfpa Casargo; una collaborazione in cui tutti hanno dato il massimo impegno e che speriamo sia solo la prima di tante altre. Per il futuro c’è un forte bisogno di salvaguardare la natura ambientale ed umana affinché nulla vada perso, sperando che proprio i giovani siano il motore di una nuova società” commenta Veronica Pandiani, coordinatrice del progetto.
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