Ai bambini diamogli il mondo e loro lo salveranno
“Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo.” (Maria Montessori)
É un pomeriggio assolato di fine aprile, esco in paese e incontro la mia amica e insegnante della Scuola Primaria Statale di Erve Valentina Chioda, che mi propone la visita alla mostra Materiali montessoriani. Colgo l’occasione al volo, e via verso Erve.
Valentina è un’insegnante appassionata e vulcanica. Negli ultimi anni si è interessata e ha portato avanti lo studio della didattica montessoriana, formandosi presso la ONM, Opera Nazionale Montessori.
Poi, approdata nella piccola scuola primaria di Erve, ha proposto e fortemente voluto, con l’appoggio e il sostegno finanziario dell’Amministrazione Comunale e insieme alle colleghe Azzurra Salotto e Rosanna Cusumano, che hanno studiato presso Fondazione Montessori Italia, la trasformazione di spazi e didattica secondo un approccio a indirizzo montessoriano.
In questi giorni, e precisamente dal 26 al 30 aprile, presso I locali della scuola, si sta svolgendo la mostra dei Materiali montessoriani, rivolta a tutti gli abitanti di Erve, ai genitori e alle persone interessate a questo approccio perché la scuola si integri sempre più nel territorio secondo la logica di una scuola che si offre al territorio, che educa il territorio ed al territorio e di un territorio che entra sempre più nella scuola.
La mostra si propone di far conoscere il progetto denominato Diamogli il mondo, coordinato anche dall’associazione I cocci solidali, di mostrare i materiali utilizzati, a renderli visibili e far vedere come, attraverso questo metodo, i bambini possano sviluppare un apprendimento autonomo e personalizzato per ciascun bambino, secondo una logica olistica e trasversale e tenendo conto delle esigenze e inclinazioni di ognuno di loro, sviluppando una conoscenza che passi dal corpo, dal gioco e della relazione con gli altri.
Entriamo a scuola e visitiamo la mostra. É come entrare in un modo fantastico, vengo subito rapita dalla visione dei materiali, mi viene voglia di toccarli. Valentina mi spiega come funzionano, come dall’approccio pratico e materico, dal toccarli, maneggiarli, comporli nasca la conoscenza, graduale e non divisa in “materie”.
Attraverso incastri, strisce, cartellette di nomenclatura, cassetti, scatole, comandi, perle, libretti di approfondimento e altri strumenti si spazia nella scienza, nella psicoaritmetica, nella psicogrammatrica e psicogeometria, e in tutto i campi della conoscenza a cui si approda però non per “comparimenti stagni” ma trasversalmente. Si impara col corpo, maneggiando i materiali, usando i sensi e e il gioco.
L’apprendimento cognitivo è un processo, non solo un obiettivo. Un’esperienza concreta, divertente e appagante.
La passione di Valentina, il trasporto con cui mi spiega e mi coinvolge in questo mondo un po’ magico, sono evidenti e contagiosi.
Più di tutto rimango colpita dall’educazione cosmica!
Sembra una magia, ma è tutto concreto, concretissimo. Provare per credere.
Per visitare la mostra c’è ancora tempo fino a sabato 30 aprile.
In allegato il volantino.
Se volete tornare bambini, non perdetela!
Monica Costa