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L’altra domenica nel Nome del Pane

Ci siamo presi qualche giorno prima di riferirvi della nuova domenica (7 luglio, dopo quella del 30 giugno) di presentazione del ‘racconto d’arte’ dedicato ad un particolare testimone della Resistenza, vissuto non lontano da qui.

L’Autrice dell’installazione “In nome del pane”, Patrizia Consonni, teneva a condividere alcuni suoi pensieri riguardo l’esperienza di esporre il suo racconto in un luogo così speciale come lo ‘scrigno’ di Santa Margherita.

Lasciamo quindi a lei le impressioni della scorsa giornata, che potete leggere più avanti, come una pagina di diario.

Noi annotiamo che, per le sfavorevoli previsioni meteo, non si è celebrata in loco la programmata funzione religiosa per la ricorrenza della Santa. In realtà, un unico, forte ma breve, scroscio di pioggia ha disturbato i visitatori presenti attorno alle 13, mentre nell’arco della giornata, una ventina di persone sono comunque salite a scoprire la storia di Ernesto Cattaneo.

Le foto che alleghiamo sono a cura di Paolo Secomandi che ringraziamo: le ultime documentano momenti delle operazioni di smontaggio e trasporto, con il prezioso intervento di Franco Bonanomi: il Gruppo Alpini di Monte Marenzo ha infatti collaborato all’iniziativa promossa e sostenuta da UPper e Biblioteca comunale, con la Parrocchia di San Paolo.

Santa Margherita ritorna al consueto silenzio o alle voci del bosco, con un ricordo in più da conservare…

Al prossimo appuntamento!

C.M.

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“È sempre una nuova emozione poter presentare l’installazione artistica dedicata al partigiano Ernesto Cattaneo, mio nonno ! Ogni volta una bella esperienza di testimonianza, condivisioni di racconti ed emozioni a volte anche forti, di quelle che ti scuotono il cuore e rendono umidi gli occhi. Anche oggi come la scorsa domenica, abbiamo avuto visite già dalla mattina qui alla chiesetta nel bosco. 

È arrivato con noi anche Marco Mazzoleni, fotografo di Orobie, e abbiamo avuto il piacere di conoscerci. Ci ha fatto visita con i suoi scatti e la sua presenza discreta e molto sentita.

È sempre bello per me osservare come le persone si affacciano all’interno dell’installazione.

Osservo com’e il primo sguardo, come si muovono, come ascoltano e da lì, da ogni piccolo loro gesto anche i visitatori si raccontano a me…

Ringrazio questo piccolo prezioso gioiello nel bosco, col quale ho cercato di mettermi in risonanza e che ha risposto perfettamente coi suoi meravigliosi affreschi e la sua architettura.

Grazie perché, nonostante le previsioni ,oggi ci ha regalato un sole meraviglioso nel cielo e dentro di noi.

Grazie agli amici di Monte Marenzo e alle amministrazioni.

Un grazie immenso, sempre, a mio nonno Ernesto per ciò che ha fatto e per ciò che mi ha insegnato!

Con immensa gratitudine,  Patrizia Consonni”

Qui il link al nostro articolo alla prima apertura dell’Installazione di Patrizia Consonni.

Qui la galleria fotografica del 30 giugno e alcuni scatti del 7 luglio.

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