L’arte non si ferma – 7 e 8 settembre al convento di Olginate “Ri-tratti Ri-scoperti”
Associazione Santa Maria la Vite -Giuditta Podestà
via Santa Maria,10 – Olginate LC
www.santamarialavite.wordpress.com
Con il patrocinio del Comune di Olginate , il convento di Santa Maria la Vite di Olginate ospita la regista lecchese Ilaria Pezone con il progetto L’Arte Non Si Ferma UN’ISTALLAZIONE SITE-SPECIFIC in cui Video e pittura dialogheranno sinergicamente in una performance Live, Labirintica, che scandaglia anfratti della mente e ricordi sommersi
RI-TRATTI RI-SCOPERTI,
nell’ambito del progetto l’Arte Non Si Ferma, è un’installazione site-specific, un progetto che prevede un’idea di arte partecipata, dove pittura, musica e video creano uno spazio immersivo e condiviso.
nell’ambito del progetto l’Arte Non Si Ferma, è un’installazione site-specific, un progetto che prevede un’idea di arte partecipata, dove pittura, musica e video creano uno spazio immersivo e condiviso.
Nasce come riflessione sul tempo, nella duplice accezione di tempo che scorre e tempo inteso come memoria. È un percorso di conoscenza di sé, in cui gli artisti attingono alla propria memoria personale, come un bagaglio di ricordi, sogni e rêverie, per arrivare a relazionarsi a una memoria collettiva.
La performance si svolge in un ambiente in penombra, in cui il visitatore assiste a proiezioni di filmati amatoriali in Super8 e 8 mm risalenti a datati archivi privati anonimi. La proiezione mostra le imperfezioni e le deformazioni della memoria. L’audio originale del proiettore è accompagnato da una frequenza sonora attivatrice di stati di benessere e introspezione.
Le pellicole mostrano figure, volti e ritratti (da qui il titolo), che vengono interpretati pittoricamente dagli artisti presenti, in diretta, di fronte al pubblico. Così come la mente progressivamente cancella e modifica i ricordi, anche la pittura interpreta queste immagini-ricordo, secondo il suo linguaggio.
Video e pittura dialogheranno infatti sinergicamente in una performance live, labirintica, che scandaglia anfratti della mente e ricordi sommersi.
Il pubblico potrà osservare silenziosamente gli artisti al lavoro nella semi-oscurità e muoversi piano tra le proiezioni, condividendone l’atmosfera e lasciando allo stesso tempo la propria traccia sulla tela posta sotto ai suoi piedi, che diventerà un’opera collettiva.
Al termine della performance le opere degli artisti rimarranno esposte anche per visite successive. Saranno inoltre lasciati installati alcuni fotogrammi stampati, sui quali il visitatore potrà intervenire, utilizzando i materiali grafici lasciati a disposizione nella sala.