A spasso con Billy
Margherita Tirelli e suo marito Gaetano Bevilacqua, da Salerno, seguono con attenzione il nostro sito.
Dal 1981 e per lunghi anni hanno “girovagato” singolarmente nel nostro territorio per insegnare alle scuole medie e alle superiori. Il caso, o altra entità trascendentale, ha voluto che sul Monte Barro incrociassero le loro esistenze.
Per oltre dieci anni si sono fermati a Calolziocorte dove, tra gli scaffali della libreria Fahrenheit 451, li ho conosciuti e stretto con loro un’amicizia profonda.
Attualmente, liberi dal lavoro, si dedicano alle loro attività elettive. Gaetano è un eccellente incisore e stampatore di librini preziosi; Margherita predilige stare in campagna con i suoi amici animali e scrivere, su di loro e sulle radici contadine della sua terra.
Margherita ci ha inviato questo commovente racconto di una amicizia che vogliamo condividere con i nostri lettori.
Nel 2000 insegnavo al Liceo di Mercato San Severino. Lì, vicino scuola, feci amicizia con un cagnolino, un volpino rosso di nome Billy. I due proprietari, due vecchietti, mi davano volentieri il permesso di liberarlo dalla catena e di portarlo in giro a fare lunghe passeggiate durante le ore di pausa a scuola. In pochissimo tempo diventammo inseparabili. Billy conosceva il rumore della mia macchina, saltava sul sedile accanto a me e insieme andavamo in giro, felici. Quando i due vecchietti morirono, mi fecero giurare che non avrei abbandonato Billy. I loro figli, difatti, litigavano di brutto solo per spartirsi la casa e il resto, lasciando Billy senza cibo né acqua. Così io scavalcavo il recinto e gli garantivo acqua e cibo. Fui anche minacciata da loro di essere denunciata per violazione di proprietà privata. Inutile far valere le mie ragioni. Come volontaria LAV avrei avuto la meglio nell’accusare loro di maltrattamento nei confronti di un cane. Ma ho sempre cercato la maniera più ragionevole per risolvere le situazioni. Billy era diventato la mascotte del Liceo e partecipava ai miei progetti pomeridiani sugli animali con assiduità e attenzione. I ragazzi lo coccolavano e lo amavano. Poi, qualcosa fece precipitare tutto: uno dei figli dei vecchietti, malato di depressione, si impiccò e a quel punto, prima di aspettare il peggio per Billy, scavalcai ancora il recinto, lo liberai dalla catena, lo abbracciai e lo portai a casa. Ha vissuto gli ultimi suoi anni di vita sperimentando la libertà, dormendo in una cesta con cuscino, in compagnia delle gatte. Bice, la gatta di 21 anni, lo adottò nella sua cesta e lo coccolò fino al suo ultimo giorno di vita. Billy non aveva mai visto il mare in vita sua. Dopo momenti di paura e di diffidenza di fronte a quel continuo, vasto azzurro in movimento, superò anche questa prova e fiduciosamente mi seguì sulla riva (la foto del mio logo di WhatsApp: abbraccio Billy davanti al mare). Il nostro legame è stato fortissimo, lui si fidava ciecamente di me e non mi lasciava mai. Era la mia ombra. A 18 anni l’ennesima crisi respiratoria lo portò via. I miei amici sono ancora convinti che il suo amore per me lo aveva tenuto in vita fino alla fine, nonostante gli acciacchi… Ora è sotto l’ulivo, nel terreno.
Margherita Tirelli