“come Rugiada” a Roma
Venerdì 15 novembre ore 17.15 – Frecciarossa Roma / Milano
Mentre il paesaggio scorre nei finestrini e la stanchezza sale, l’esperienza che stiamo vivendo si trasforma in ricordo. Alcuni fatti andranno nel dimenticatoio, altri saranno chicche divertenti da raccontare, altri ce li porteremo nel cuore.
Durante questo viaggio, ci domandiamo quale sia stata l’esperienza romana che ci ha colpito di più e che vogliamo condividere. Ecco i nostri pensieri.
“È già il giorno dopo. Alcuni amici del gruppo che ha lavorato su questo progetto si sono presi un giorno di vacanza per visitare la città eterna. Siamo qui: magari è bello rivedere piazza San Pietro o entrare nei vicoli di Trastevere per la prima volta. Ieri, al Senato, è stata un’esperienza importante per tutti noi. E lo è stata anche per la nostra Associazione UPper che ha creduto e collaborato al bellissimo film di Carlo. Ci sono tantissimi momenti che abbiamo vissuto nella lavorazione del film, a cominciare dal titolo che ho suggerito, e il lavoro dei volontari dello Specchio e degli operatori del CDD “come rugiada” per chi lo frequenta.
Oggi pomeriggio eravamo bloccati nel traffico di Roma per una manifestazione di protesta. Abbiamo chiamato un taxi. Il ragazzo che lo guidava ci chiede da dove veniamo. Gli spieghiamo perché siamo qui a Roma e gli raccontiamo brevemente del “nostro” film. Ci guarda con reale interesse e ci chiede dove lo si potrà vedere. Davvero, se solo un piccolo racconto può suscitare tanta curiosità, mi chiedo e mi convinco che questo film dovrebbe essere visto da tante persone e che si dovrebbe condividere la frase finale che Carlo dice nel film e che, ogni volta, mi fa commuovere come la prima volta che l’ho ascoltata.” Sergio
“La cosa che mi ha colpito di più è il racconto che ha fatto Carlo prima della proiezione… mi spiace di non aver sentito tutto quello che ha detto per un attacco di tosse. L’incontro con le persone vere è sempre una luce che squarcia il nostro buio” Angela T.
“Nella fila subito dietro noi, eleganti nel dress code a tutti noi raccomandato per la Sala Capitolare del cinquecentesco Palazzo Minerva, sono sedute tre persone, da pochi giorni conosciute. Appena mi volto, a fine proiezione, rispondono sorridenti al mio sorriso di saluto e di congratulazioni. La più giovane, capelli ricci, è la coordinatrice del CDD, il giovane in giacca e cravatta è un suo collega operatore e la signora al centro, con gli occhi ridenti e socchiusi dall’emozione, è una delle ospiti del Centro. Compaiono, in ruoli e momenti diversi, nel docufilm che, insieme, abbiamo appena visto e applaudito.
Siamo venuti in tanti fino qui, nella grande Roma, per onorare questa “prima” in Senato. Noi due, in particolare, ci siamo aggregati ai protagonisti senza merito diretto ma convinti ammiratori e sostenitori del progetto e curiosi di un giro di due giorni nella Capitale.
Loro, invece, i tre silenziosi della fila dietro, si sono fatti un tour de force di un’unica giornata, andata e ritorno, accompagnando l’ospite del CDD e presenziando con lei questa prima romana, quasi in disparte.
Per me, come un ulteriore messaggio, in coda a quello del film e a corollario di quell’invito alla ‘mitezza’, che Angelo ha voluto condividere con tutti noi e che, credo, vale la pena custodire.” Cristina M.
“Tutti i presenti alla proiezione si sono sentiti coinvolti e con un desiderio di ‘fare qualcosa’, era presente anche il senatore Orfeo Mazzella che vuole fare una proposta di legge per facilitare il voto alle persone disabili, oggi soggetto a una trafila burocratica pesante. Ho chiesto di considerare il voto alla stregua di un accesso al Fascicolo Sanitario. Accesso una volta con OTP. Oggi sarebbe possibile. Speriamo” Graziano
“Ripensavo ad Angelo, che è stato con l’on. Tino Magni l’artefice di questa indimenticabile esperienza romana e al suo intervento in remoto su «La fragilità salverà il mondo». Mi piace dire parafrasandolo… «La gentilezza salverà il mondo».
Sono stato in compagnia di tanti amici de LO SPECCHIO che hanno contribuito alla realizzazione di questo sogno che avevamo nel cassetto.
Tre giorni dove si è sorriso, ci si è commossi, abbracciati, abbiamo applaudito, camminato nel caos di una città stupenda ma soffocata dai cantieri, dal traffico e dall’overtourism. Ma la gentilezza e la cordialità tra noi ci ha accompagnato sempre, sicuri che il mondo ne ha un bisogno grande e nel nostro piccolo abbiamo dato un contributo.” Alberto
“Il mio è rammarico di non aver potuto esserci a Roma. I mezzi digitali mi hanno consentito di intervenire, ma è mancato il pathos, le sensazioni che solo la presenza possono dare. Comunque, ho percepito che è stato un evento importante, il miglior coronamento per un anno di lavoro. Questo è solo l’inizio, perché «Come Rugiada» merita di essere divulgato il più possibile.” Angelo
«“Parla loro con tenerezza. Lascia che ci sia gentilezza sul tuo volto, nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nel calore del nostro saluto. Abbi sempre un sorriso allegro. Non dare solo le tue cure ma dai anche il tuo amore.” (Santa Madre Teresa di Calcutta) Questa frase rispecchia tutti i sentimenti e le emozioni che abbiamo provato e vissuto alla visione del docufilm e in questi tre giorni che abbiamo condiviso. Grazie mille a tutte e tutti noi.» Cristina A. e Daniela
“Ed eccoci già di ritorno. Tre giorni intensissimi che sarà difficile dimenticare, soprattutto giovedì alla presentazione. Dovete essere orgogliosissimi del lavoro svolto e soprattutto il film deve essere divulgato il più possibile. Anche se non tutti ci conoscevamo subito si è creato un gruppo affiatato. Grazie a tutti.” Patrizia
“Ho vissuto momenti ricchi di forti emozioni soprattutto durante la proiezione del film” Antonia
“Ho visto il film più volte ma sempre le emozioni si presentano come fosse la prima volta. Ascoltare la voce narrante e vedere le immagini dei ragazzi sono per me un continuo ricordo di forti momenti vissuti insieme con loro” Giacinta
“Questa frase che ho trovato mi piace. Questo viaggio, il film, la compagnia, i ragazzi mi entusiasmano, mi emozionano e mi spronano a continuare.” Angela R.
“Ieri nella Sala Capitolare del Senato, come le volte che ho visionato frammenti del docufilm durante la lavorazione e soprattutto durante le riprese a cui ho potuto assistere e durante le quali ho conosciuto alcuni dei ragazzi e dei volontari, mi sono emozionata molto. Per le parole di Carlo, per le espressioni sui visi dei ragazzi e per la dedizione totale dei volontari e degli educatori. Grazie a tutti, sono molto felice di quest’esperienza condivisa con voi.” Hanneke
“In questi giorni mi sono infiltrata nel gruppo che ha dato vita ad un docufilm emozionante, soprattutto quando si conoscono i volti che lo compongono. Le scene che ritraggono Leonardo, mio compagno di classe del liceo, mi hanno commosso tantissimo: ha un sorriso stupendo.
Nel parlare e nell’incontrare tutte queste persone, moltissime altre storie e passioni mi hanno colpito.
Anche se nell’uscire dalla sala capitolare del senato il cuore era ancora in subbuglio, penso che da questa esperienza io abbia imparato un pochino cosa significa essere miti e leggeri.” Silvia
“Ci sono cose che capitano in pochi attimi … e in questi 3 giorni ci sono stati tanti attimi di condivisione di conoscenza e di emozioni. Ma se devo scegliere un solo momento da raccontare, mi viene in mente durante la proiezione del film la percezione di emozione delle due persone vicine a me che erano estranee alla comitiva e che stavano vedendo per la prima volta il film ….
Il messaggio aveva fatto centro e aveva smosso emozioni non solo per tutti quelli che avevano condiviso il lavoro di produzione del video e di tutte le persone coinvolte… ma per quelli che hanno ricevuto per la prima volta questo prezioso messaggio!!” Luca Erba
“Sono stati (per noi) due giorni ricchi di amicizia, allegria e condivisione ma… il “momento” più forte, emozionante e indimenticabile è stato senz’altro quello vissuto nella sala capitolare, dal racconto fatto da Carlo prima della proiezione del film al pensiero con cui ha chiuso il documentario, davvero toccante ed emozionante. Da parte nostra un grazie di cuore a tutti voi !!!!” Marco e Patrizia.
“Ho sempre creduto nella forza delle immagini fin da quando organizzavamo la rassegna di film sull’handicap, ma ieri non c’erano immagini forti, c’erano immagini delicate, sfumate nella tranquillità del caldo racconto di Carlo. Per assurdo, questo senso di pace e armonia contrastava con la vita frenetica e caotica di Roma. È stata un’esperienza bellissima, il mio rammarico è di non aver potuto contribuire maggiormente nella realizzazione del film, ma Carlo, Angelo, Sergio, Alberto e Giacinta hanno messo in una scatola emozioni, fragilità, impegno sociale, condivisione, amicizia, sensibilità e tanto altro e ci hanno fatto il dono di aprire questa scatola e regalarci ‘Come rugiada’. Questo docufilm non è uno sguardo verso gli altri ma uno sguardo dentro noi stessi. Carlo è riuscito a fare emergere la parte più intima delle persone intervistate perché ‘quegli occhi ci interrogano’ e devono interrogare tutti coloro che vedranno il film. Mi aspettavo qualcosa di più negli interventi da parte degli onorevoli senatori presenti all’evento anche se sembra siano stati colpiti dal film e vorrebbero presentarlo nelle loro città di appartenenza. Chissà, due piccole associazioni, un piccolo centro per disabili, un regista ancora poco noto, un senatore di provincia, un sognatore in carrozzina, potrebbero cambiare la storia…” Moreno
“Sono stati 3 giorni belli e intensi…
Di emozione e commozione per le immagini e soprattutto per i volti espressivi e per i gesti che Carlo ha saputo cogliere.
Di parole profonde che Angelo è riuscito a fare giungere al cuore.
Di leggerezza e risate durante le nostre camminate in una Roma molto incasinata ma sempre molto bella. Un grazie a tutti e alla prossima avventura.” Fiory
“Anche per me sono stati tre giorni memorabili…
Il docuflm ‘Come rugiada’ è rimasto impresso nella mia mente… le immagini dei ragazzi coinvolti nelle varie attività…i loro sorrisi …la festa finale…le parole commoventi di Carlo, il grande impegno e affetto di tutti i volontari..
Siete davvero persone speciali …
Vi ringrazio tutti e vi abbraccio con affetto..
È stato un piacere conoscervi” Caterina
“Quando alla mezzanotte di questa toccata e fuga romana, abbiamo lasciato Cinzia al papà Aldo, mi è parso di vedere delle lacrime. Cinzia era stanca e felice di rivedere il papà. Il papà era emozionato mentre ci diceva salutandoci che era stato bellissimo vedere le foto della giornata. Cinzia ha vissuto la giornata a Roma con piacere ma anche con fatica. Il momento in cui Cinzia ha mostrato più entusiasmo è stato il momento in cui ha visto i volontari da lontano davanti al portone della biblioteca del senato. Voleva velocemente raggiungerli e salutarli.
E poi le è piaciuto molto attaccare gli adesivi sul libricino che abbiamo preso in stazione prima del viaggio verso Roma. Due cose semplici e belle!
E allora mi piace ricordare le parole dette da Gandolfi dopo la visione del film, che di nuovo mi ha fatto sorridere ed emozionare: avere uno sguardo mite sul mondo! Uno sguardo lento e paziente e che assapora e che non pretende.” Stefania
“Sinceramente la cosa che più mi ha colpito è stata la faccia emozionata del papà di Cinzia ieri sera quando l’abbiamo riaccompagnata a casa. Era talmente emozionato del viaggio della figlia che lui ha seguito attraverso le foto che gli mandavamo. E ci ha ringraziato dell’opportunità che siamo riusciti a garantire a Cinzia.” Andrea
“Raccolgo lo stimolo di Sergio a raccontare l’esperienza romana del documentario “come rugiada” che abbiamo presentato nella sala Capitolare del Senato. La delegazione, composta da volontari dell’associazione “Lo Specchio” e “Upper” è numerosa e non potendo citare tutto l’elenco osservo però i loro volti (in questo momento un po’ stanchi) su un treno velocissimo che ci porta da Roma a Milano. Volti che sono diventati i miei compagni di un’avventura attesa, un’esperienza sospirata e per alcuni aspetti temuta. Temuta perché si pensava che l’impianto per la proiezione non fosse adatto ad esprimere il grande lavoro di post produzione realizzato. Il timore si è dunque concretizzato evidenziando alcune problematiche irrissolvibili in quel momento. Questo però non ha influito sul messaggio che il nostro documentario voleva portare. Tutti sono rimasti colpiti dalla storia così profonda, da una rivelazione di un luogo dove avvengono gesti e relazioni così inusuali per la vita delle persone ‘normali”. Il CDD, gli operatori, i volontari ci hanno indicato una possibilità di stare con il nostro prossimo “ferito” non indifferente e che ci suggerisce una via di un sentire profondo che va al di sopra del contesto in cui si svolge il documentario, trasferibile nella vita quotidiana. Questo ha colpito le persone, i senatori le autorità presenti nella sala Capitolare. Guardo gli amici de “Lo Specchio” e dell’associazione “Upper” nella luce del treno che corre a 300 all’ora da Roma verso Milano, dopo tre giorni di autentiche maratone in giro per Roma, sono affaticati ma contenti, appoggiati con la testa al finestrino. Mi vengono in mente i loro sorrisi, i discorsi scherzosi, e la loro voglia di essere festosi. È stato molto bello, interessante, giocoso ma anche denso di pensieri e attenzioni l’uno per l’altro. Un’esperienza nell’esperienza. Grazie, vorrei ringraziarli uno ad uno.” Carlo Limonta
Siamo scesi dal treno salutandoci con sorrisi ed abbracci. Ognuno è tornato alla propria casa. Ringrazio Silvia per il grande lavoro di raccolta dei messaggi di tutti e la riscrittura sul computer.
Nei prossimi giorni faremo una cronaca giornalistica degli interventi in Sala Capitolare del Senato ma oggi ci è sembrato giusto dare voce a tutti noi.
E vi terremo aggiornati quando e dove potrete vedere il film.
Ho letto i pensieri di chi a partecipato a l’evento avrei dovuto esserci ma la vita ci riserva delle sorprese:mi sono emozionata a sentire le testimonianze grazie a tutti x questa iniziativa Antonietta