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“come rugiada” alla Sala Capitolare del Senato

Dopo aver scritto le nostre impressioni sull’esperienza romana alla Prima Nazionale del film “come rugiada” di Carlo Limonta (qui il link all’articolo), vogliamo anche fare la cronaca di quello che è successo nella sala Capitolare del Senato dove il film è stato presentato.

I più in ansia erano Alberto Nava, il Presidente dell’Associazione Lo Specchio, e Carlo Limonta, il regista del film. Insieme a loro sono entrato nella Sala prima di tutti gli ospiti per le verifiche tecniche per la proiezione. Qui abbiamo incontrato il Senatore Tino Magni che ha fortemente sostenuto questo progetto e ci ha dato l’occasione di presentare il film al Senato.

Abbiamo anche verificato la possibilità di far intervenire in videoconferenza Angelo Gandolfi, socio della nostra Associazione culturale UPper e primo presidente de Lo Specchio, che ha scritto il soggetto di “come rugiada” con Carlo Limonta.

Tutti gli invitati sono poi entrati in sala, ovviamente curiosi di visitare un luogo istituzionale importante della nostra Repubblica e si sono accomodati. 

Tino Magni ha spiegato in apertura la motivazione del suo sostegno (a questo link riportiamo il suo intervento).

Accanto al Senatore Magni era presente ed è intervenuta l’On. Mariolina Castellone, Vicepresidente del Senato e componente della Commissione Affari Sociali.

E’ stata poi la volta di Alberto Nava di presentare l’Associazione Lo Specchio (a questo link riportiamo il suo intervento) e del Regista Carlo Limonta che ha raccontato la sua esperienza nella realizzazione di “come rugiada” (qui il suo intervento). 

Le luci della sala si sono abbassate e la musica degli amici del Gruppo Ouroborus ha iniziato a sottolineare le immagini e le parole del film di Carlo.

Ero in prima fila e non ho potuto vedere le espressioni degli spettatori che vedevano per la prima volta il film, ma quando l’ultima immagine ha lasciato spazio ai titoli di coda l’applauso è stato lunghissimo e caloroso. Molti erano emozionatissimi con gli occhi lucidi.

Angelo Gandolfi ci ha confessato che non è riuscito a vedere benissimo la sala, ma quando gli è stata data la parola ha prontamente dato la sua visione sulla fragilità (qui il suo intervento).

Assente per altri impegni l’On. Alessandra Locatelli, Ministro per la disabilità che ha comunque inviato un messaggio di saluto (che potete vedere qui) letto dal Socio de Lo Specchio Moreno Castelli.

Anche l’On. Sen. Sandra Zampa, componente della Commissione Affari Sociali si è collegata in videoconferenza.

Hanno invece assistito alcuni parlamentari (l’On. Orfeo Mazzella e l’On. Luigi Spagnolli) i quali il sono intervenuti ed hanno dichiarato che la visione del film li ha ispirati ad intraprendere alcune iniziative parlamentari e a predisporre disegni di legge sulla disabilità.

Qui alcune immagini di giovedì pomeriggio e una foto di gruppo degli amici dello Specchio e di UPper.

3 pensieri su ““come rugiada” alla Sala Capitolare del Senato”

  1. Dal papà di Silvia Bolis ci arriva ora un suo pensiero. Profondo e impegnativo. Era presente a Roma con la moglie Lucia e la figlia Valeria.
    Merita di essere letto.

    Roma non permette di capire dove finisce il “sacro” e dove inizia il “profano” e viceversa. Il docufilm sul nostro CDD è per noi qualcosa di “sacro” che è stato presentato in una delle più alte istituzione repubblicana altrettanto laicamente “sacra”. Per tutti noi che abbiamo intrapreso questo viaggio l’attesa era notevole. Tutto è andato bene tranne che per il fondo amarognolo lasciato da una scarsa partecipazione dei “politici ” nonostante gli sforzi del sen. Tino Magni. Tutte le persone a cui abbiamo parlato di questa realizzazione cinematografica hanno immediatamente fatto la stessa richiesta: dammi il link, dove lo posso scaricare, mandarmi qualcosa perché lo possa vedere bene, etc. Questo è il segno che i giorni Romani non devono diventare un bel ricordo soltanto, ma un inizio di qualcosa di più diffuso e conosciuto. Chissà dove si potrebbe arrivare… Grazie a tutti. Giuseppe.

  2. Grazie Sergio e complimenti ancora a Carlo, ho letto il suo intervento perché mi ricordavo che aveva detto delle cose che mi avevano colpito…confermo che è un maestro non solo come filmmaker!

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