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Biglietti: “Povero”

Proseguiamo con la nostra rubrica “Biglietti” che abbiamo iniziato qualche giorno fa (qui il link

Oggi un altro biglietto:

“Povero”

“Riferito a persona, che non dispone a sufficienza di quanto è essenziale per vivere, per sostentarsi, che ha scarsi mezzi economici, che manca del denaro necessario”.

Secondo un rapporto della Caritas la povertà assoluta interessa oltre 5,7 milioni di persone, quasi un decimo della popolazione italiana. Scrive nell’introduzione don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana: “incontriamo volti e storie, scorgiamo i sogni infranti e le speranze tenaci di chi, giorno dopo giorno, affronta il peso della povertà. È una chiamata alla solidarietà, alla consapevolezza che ogni piccolo gesto, ogni passo verso l’altro, può fare la differenza”.

Dovremmo quindi cercare uno dei tanti poveri che sono vicini a noi (uno su 10) e mettere il nostro biglietto ben in vista per distinguerlo da chi povero non è.

Ma… c’è un ma…

Sono 17 i componenti ‘tecnici’ del Governo Meloni, 8 ministri più 9 tra viceministri e sottosegretari. Non sono né deputati né senatori, perché non si candidarono alle ultime elezioni legislative del 2022 o perché a quelle elezioni non furono eletti. I ministri sono: quello dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, con 163.338 euro e quello dello Sport, Andrea Abodi, con 157.563 euro, il titolare della Cultura, Alessandro Giuli, 203.170 euro di imponibile dichiarati nel 2023, quando non era ministro. Il titolare della Sanità, Orazio Schillaci, dichiara 105.215 euro, precedendo il collega della Difesa, Guido Crosetto (101.647 euro), quella della disabilità, Alessandra Locatelli (99.780 euro), quello dell’Interno, Matteo Piantedosi (96.635 euro) e quella del Lavoro, Marina Calderone (95.260 euro). Saranno quindi loro (e i viceministri e i sottosegretari, tra cui è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, quello con un reddito imponibile più alto, pari a 180.895 euro) a beneficiare dell’aumento “rimborso spese” di trasferta che era inizialmente previsto di 7.193,11euro al mese per ciascuno e, dopo l’ondata di indignazione sui social network e la rumorosa protesta delle opposizioni, l’emendamento è rientrato dalla finestra, con una riscrittura viene creato un fondo speciale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri dotato annualmente di SOLO 500 mila euro (prima della modifica erano 1 milione e 300 mila euro…).

Per gli infermieri invece 7 euro in più al mese e le pensioni minime aumenteranno di ben 3 uro…

Tommaso Foti, Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr affermava: “Giusto alzare gli stipendi dei non eletti, sono penalizzati economicamente”.

Allora il biglietto di “Povero” dovremmo riscriverlo così:

“Riferito a persona, che pur disponendo di un reddito superiore alla media, essendo Ministro di questo Governo, avrà un indennizzo che pensionati, lavoratori e i poveri veri possono solo sognare”.

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