Browse By

Storia di Mouyet Mourad, cittadino italiano

Mouyet in maglietta e jeans siede su una poltroncina bianca, emozionatissimo. Continua a intrecciare le dita callose da muratore. Di fronte, il sindaco Gianni Cattaneo in giacca e cravatta con la fascia tricolore. Nell’aula del Consiglio Comunale di Monte Marenzo si chiude il primo tempo di una storia iniziata venti anni prima, quando Mouyet a soli 22 anni è sbarcato da solo e senza alcun recapito in tasca all’aeroporto di Fiumicino.

Dietro si lasciava la città di Ain Abessa, nel Setif, Algeria, si separava da famiglia e amici, ma più forte era il timore dei primi segni della guerra civile che da lì a pochi anni avrebbe provocato migliaia di vittime.

Mouyet vive 10 anni a Napoli lavorando come fabbro poi si trasferisce a Lecco dieci anni fa quando si sposa con Angag Saida.

Dal 2004 risiede alla Levata. Ha due figli, Rima che frequenta la 4^ elementare a Monte Marenzo e Bachir che ha fatto l’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Il Sindaco, in data 11 giugno 2011, gli conferisce la cittadinanza italiana, che viene assegnata dopo 10 anni a chi ha un lavoro regolare in Italia, dando seguito alla sua richiesta, accolta dal Ministero dell’Interno.

Mouyet, dall’emozione non riesce nepure a leggere bene la formula di rito: “Giuro di essere fedele alla repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato.”

Alla fine l’emozione si scioglie un po’ e Mouyet posa volentieri per la foto ricordo con il Sindaco, assieme alla moglie, ai figli e alle Insegnati dei suoi figli che partecipano alla cerimonia.

Quando gli chiediamo perché ha fatto la richiesta di cittadinanza non ha dubbi: “Per i miei figli” risponde, come è giusto che sia, come avrebbe risposto qualunque altro padre.

A Mouyet i nostri auguri di nuovo cittadino italiano.

DSCN1019_E

Un pensiero su “Storia di Mouyet Mourad, cittadino italiano”

  1. Ho avuto modo di parlare diverse volte con il signor Mouyet e ne ho avuto sempre una buona impressione, una persona per bene rispettosa della nostra cultura.
    Sono contento che adesso è un mio compatriota congratulazioni e grazie a lui e a chi come lui contribuisce col proprio lavoro a far crescere il nostro paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.