I ragazzi di “Util’Estate 2016”
Non so se i ragazzi lo sanno. Non so se conoscono la frase della maglietta che indossano. E’ una frase della poetessa Antonia Pozzi. “Per troppa vita che ho nel sangue”, è l’incipit di una sua poesia “Sgorgo”.
Non so se i ragazzi conoscono questa straordinaria poetessa, e forse qualcuno di loro andrà a cercare su internet le sue poesie. Però mi fa sorridere Alessandro che mi risponde con una battuta: “E’ bello avere una poesia sul cuore…”
Alessandro è un ragazzo di Monte Marenzo di 17 anni e studia a Bergamo al professionale. Con lui c’è Marco di 15 anni, studia al Fiocchi. Sono i primi ragazzi che intervisto del progetto “Util’Estate” che vede coinvolti a Monte Marenzo e a Torre de Busi per 15 giorni, 11 ragazzi tra i 15 e i 17 anni che partecipano a questa esperienza organizzata da Living Land e Workstation della Comunità Montana Valle S. Martino e Lario Orientale.
“Util’Estate” è una attività estiva offerta a ragazzi e ragazze che desiderano cimentarsi in un’esperienza di utilità per il paese e per se stessi svolgendo interventi di manutenzione di manufatti, strutture ed edifici comunali.
Proprio come Marco ed Alessandro e con loro: Lele, Loi, Alberto, Leonardo, Tresor, Riccardo, Michael, Serena e Diego. Sei di loro sono di Monte Marenzo e cinque di Torre de Busi. Li incontro a casa Corazza dove stanno lavorando di lena, scartavetrando la cancellata di ferro e la staccionata di legno che si trova all’ingresso del centro Anziani. La musica che stanno ascoltando è “Mercedes Nero” un “trap”, un rap rallentato di Sfera Ebbasta.
In questi giorni, guidati dall’Educatore Simone Renon della Cooperativa La Vecchia Quercia, ridipingeranno la recinzione e poi, se ci sarà tempo, faranno altri interventi di manutenzione al parchetto giochi di fronte a Casa Corazza. L’intervento è stato concordato con il referente dell’Amministrazione Comunale alle politiche giovanili Simone Gambirasio e col Sindaco Paola Colombo che arriva con la borsa della spesa a portare la “merenda” per la pausa che i ragazzi faranno più tardi. Poi si sposteranno per una settimana a Torre de Busi che ha aderito al progetto così come hanno fatto tanti Comuni del Lecchese e che vede coinvolti circa 850 ragazzi tra i 15 e i 19 anni.
Alcuni ragazzi che sono a Casa Corazza hanno frequentato la scuola insieme ma altri non si conoscevano tra loro prima di questa esperienza. Hanno saputo del bando attraverso facebook e con il passaparola. Chiedo a Marco ed Alessandro perché hanno deciso di impegnarsi. Lo fanno, mi dicono, per non restare a casa a far nulla e mi dice Alessandro, perché gli sembra giusto impegnarsi per il proprio paese.
E cosa vorreste che ci fosse per voi a Monte Marenzo? Dal gruppo che sta lavorando si stacca Riccardo che mi dice “Innanzitutto più cestini”. Già, se non si vuole che si sporchi per terra magari qualche cestino in più può servire. E poi la richiesta di tutti è di fare più attività rivolte ai ragazzi. Anche alla sera. E che magari l’Oratorio sia aperto tutti i giorni e si organizzino tornei sportivi, di calcio soprattutto.
Le ragazze del gruppo sono Tresor, che abita a Monte Marenzo, e Serena, di Torre de Busi. Tresor vorrebbe che si organizzassero eventi che permettano ai ragazzi e alle ragazze di cimentarsi col canto e col ballo.
Ma cosa vi sentireste di fare voi per gli altri? Organizzereste qualcosa? Tresor mi risponde che le piacerebbe fare qualche spettacolo con e per i disabili perché, mi spiega vorrebbe aiutarli ad esprimersi, magari facendoli cantare perché no?
Federico e Lele sono di Torre de Busi e anche loro pensano che l’Oratorio e il Comune debbano organizzare più attività e tornei sportivi.
Tutti hanno accettato di mettersi in gioco e di fare qualcosa di utile per il proprio paese e per sé stessi.
Tutti accettano volentieri di farsi fotografare, sorridenti, anche nella pausa del primo giorno di lavoro (ieri) e oggi in gruppo, tutti (o quasi) con la maglietta ufficiale.
Simone, che sta studiando all’Università di Bergamo alla facoltà di Scienze della Formazione, mentre intervisto i ragazzi continua a lavorare con gli altri, dando qualche consiglio su come fare. E i ragazzi eseguono scrupolosi, magari dopo una battuta o uno scherzo ma, si sa, che anche loro “hanno troppa vita nel sangue” come è scritto sulla maglietta.
In realtà a torre de’ busi di oratori ne abbiamo per quasi tutte le frazioni e a san marco torre e san gottardo ci sono i tre campi da calcio…tocca i ragazzi viverli…torre e san gottardo ne hanno fatto appena uno alla festa insieme settimana scorsa ed uno sara’ a fine agosto….San Marco fa il suo torneo dutante la festa…c e’ anche la squadra di calcio e di pallavolo oratori Torre….forse i ragazzi o Upper non ne sono a conoscenza…genitori volontari allenano i ragazzi