L’Uomo Ragno e funghi in biblioteca
Tra il via vai della kermesse micologica (e non solo) di domenica scorsa, c’è una giovane mamma sorridente, vicina ai tavoli colorati dove sono disposti i gloriosi ‘centenari’ del Museo di Celana. È con nonna e bambino.
Scatta qualche foto e scambia due parole col suo bimbo e poi con noi. Lui, ci dice, sta per compiere cinque anni e, proprio lì, in mezzo all’andirivieni di una giornata di fiera, ha comunicato una sua irrevocabile decisione: per il suo compleanno, vuole che il tema della festa sia…il fungo!
L’anno scorso, vedi un po’, il tema era stato L’Uomo Ragno. E ora, come si travestiranno, al prossimo appuntamento ‘per soli funghi’, il festeggiato e i suoi piccoli amici…? In ogni caso, buona festa e molti auguri!
Di sicuro, nulla da eccepire da parte nostra, sulle scelte del giovanissimo visitatore: noi di UPper, per dire, abbiam portato i funghi in biblioteca!
È bello, infatti – e spesso fruttuoso, capace di suscitare passioni – mescolare cose che sembrerebbero diverse. Come presente e passato, per esempio…
La collezione storica antica, nella cornice in pieno giallo del nostro banco, ha sorpreso molti e, in particolare, ha suscitato interesse ed ammirazione da parte dello staff dell’Associazione Micologica Bresadola, chiamato a catalogare i funghi (quelli veri) raccolti in giornata.
Proprio i loro esperti hanno suggerito di aggiungere, lì al momento, a quelli di fine Ottocento, i nomi in uso oggi per le tipologie di funghi esposti. Non solo: l’Associazione vorrebbe far sentire la propria voce e contribuire a valorizzare queste preziose sculture d’epoca, al momento difficilmente apprezzabili per il pubblico, vista la chiusura del Museo (peraltro inserito nell’itinerario Ecomuseale della Val San Martino), dovuta a molte ragioni contingenti.
Ieri mattina, riportando in sede a Celana i funghi scolpiti, accuratamente imballati, sani e salvi, abbiamo riferito di questa volontà e ci auguriamo che possa nascere una utile collaborazione. Saremmo contenti di aver offerto un piccolo contributo a far luce, per un giorno, su uno dei tanti scrigni nascosti, custoditi qui in Valle.
Ma ci spetta ancora il compito di svelare l’enigma Ulmaröl!
Per quel che ne sappiamo, niente a che fare con l’Uomo Ragno. Più modestamente, si tratta del nome dialettale, evidentemente in uso a fine ‘800 nella zona, dell’”Agaricus ulmarius” o “Orgella dell’Olmo”. Un fungo, come recita la didascalia museale apposta alla base del pezzo, “Mangereccio” riscontrabile in “Primavera estate autunno su olmi , pioppi, faggi morenti”.
Dobbiamo all’esperto micologo di domenica scorsa la nomenclatura scientifica oggi corrente: Hypzizigus tessulatus. Certo, più facile quella dialettale: qualcuno ricorda che si usasse qui da noi…?
Buon autunno!
Cristina, Anna, Graziano, Lorenza, Cinzia